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giovedì 7 aprile 2022

Bangui – Baoro – Bangui

 

 

 

Bangui – Baoro – Bangui

In queste settimane il lavoro del cantiere del nuovo convento di Bangui mi tiene molto occupato.

È un progetto impegnativo e ambizioso: un edificio a due piani, costruito con mattoni in terra stabilizzata, realizzati qui in Centrafrica con delle presse speciali, provenienti dal Sudafrica. Una novità nel paese!

In questi giorni accogliamo Giovanni Grossi Bianchi, architetto, che ha ideato (insieme alla comunità) questa costruzione e che ne segue i lavori.

Sabato 2 aprile, dopo 3 giorni di lavoro e riunioni con la ditta sul cantiere, lo porto a Baoro, per una breve pausa. Domenica andiamo insieme a Samba Bougoulou, dove celebro la Messa.

E lunedì ritorniamo a Bangui. Sono 400 km di strada teoricamente asfaltata. Teoricamente, perché in certi punti (i primi 150 km partendo da Baoro) presentano qualche raro pezzo di asfalto in un trionfo di buche…

E il colmo è che in queste settimane due ditte diverse hanno iniziato quello che dovrebbe essere un lavoro di riparazione. In realtà, specie la parte tra Bossemptele e Baoro (finanziata dalla Banca Mondiale) è pessima. È eseguita da una ditta, "SEMENCE", che lavora con criteri artigianali: scavano le buche, le riempiono di un misto di terra e ghiaia (!), spargono uno strato sottilissimo di catrame liquido, e coprono con ghiaia. Il lavoro, oltre che malfatto, è anche pericoloso, perché i bordi della strada (dove spesso tra terra e bordo del vecchio asfalto ci sono 15 cm di differenza) sono riempiti nello stesso modo. E non credo che il finanziamento ricevuto dalla Banca Mondiale sia insufficiente a fare un lavoro di qualità…

Rimango a Bangui fino a mercoledì, sempre seguendo i lavori che avanzano. Rientro a Baoro mercoledì mattina, e così posso dedicarmi alle mille attività della Missione.









Samba Bougoulou

 

Sul cantiere
Au Chantier

Giovanni Grossi Bianchi e Marco Olivero



Il fiume Mpoko a Bangui





Suor Biagina


 

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