Coraggio!
Anche se turbata dal coronavirus, la vita va comunque
avanti!
Domenica 15 marzo celebriamo il matrimonio di Jean Louis e Natasha,
consapevoli che il virus, presto, verrà a sconvolgere anche le nostre vite.
Preghiamo per tutti i paesi colpiti, per i malati, i morti e le loro famiglie,
e per tutti quelli che curano, servono, soffrono e amano in questo tempo difficile.
E alla fine delle Messe che celebro, prendo
tempo per spiegare cosa sta succedendo nel mondo, cos’è il virus, e cosa si può
fare e cosa è bene evitare.
Martedì prepariamo dei bidoni, con dei rubinetti, e li
posizioniamo nelle nostre scuole, perché i bambini e gli insegnanti si possano
lavare le mani, prima di iniziare le lezioni, e durante la giornata. Per i
bambini è un po’ un gioco, ma è molto utile iniziare da questa regola
elementare di igiene.
Proprio in queste ore aspettiamo le decisioni del governo
(che prevedono la chiusura di scuole e di riunioni e di celebrazioni).
Per ora i casi ufficiali sono solo 5, e piuttosto limitati
alla capitale, Bangui. Vedremo se e, soprattutto come, evolverà la situazione.
Mercoledì’ e giovedì vado a Bouar, proprio per vedere cosa
fare. Come Caritas, siamo molto preoccupati per quello che potrebbe succedere.
In particolare per le persone più povere e deboli.
Ci stiamo preparando, pensando soprattutto agli ultimi. La
settimana prossima passeremo in tutte le 12 parrocchie della diocesi (distanti,
in media, tra i 70 e i 100 km) per aiutare i parroci e i vari movimenti e
volontari a prepararsi al peggio.
Stiamo preparando guanti, ma anche cibo, per poter stare
vicino a chi rischia di essere abbandonato (anziani, poveri, persone con
handicap).
E ci saranno anche le mascherine. Dato che è molto difficile
trovarle, le stiamo facendo con la stoffa locale. Qui le spiegazioni:
1 commento:
Bonne chance
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