Luci ed ombre
Il tempo passa, ed un’altra settimana si chiude.
Venerdì scorso sono andato a Bocaranga, e il giorno dopo a Koui, a 170 km da Bozoum.
Questo villaggio, occupato dai ribelli del movimento 3R di Sidiki, è abbastanza
tranquillo. Ero venuto qui un mese fa
con il vescovo, e torno per realizzare una delle promesse fatte: dare una mano
alle scuole e agli insegnanti.
In una ventina di scuole, sparse in un raggio di una
novantina di chilometri, 60 maestri si dànno da fare per l’educazione di oltre
4.000 bambini. C’è un solo insegnante ufficiale, e tutti gli altri sono “maitres-parents”:
dei giovani e adulti del villaggio che fanno quello che possono per dare un po’
di istruzione. E spesso lavorano tutto l’anno senza che la comunità del
villaggio dia loro qualcosa…
Grazie all’appoggio dell’ONG Cordaid (la Caritas olandese)
riusciamo a pagare un piccolo contributo mensile di 15.000 franchi (circa 22
euro). È poco, ma è già molto per le famiglie dei maestri.
Il villaggio di Koui è tranquillo, e i maestri molto
contenti. Li incontro, spieghiamo il senso e le condizioni di questo contributo,
e in serata rientro a Bozoum.
E dopo questo sprazzo di luce e di speranza, nei giorni
seguenti arrivano molte brutte notizie.
Domenica notte suor Ines, una religiosa spagnola di 77 anni,
viene uccisa a Nola, a 600 km da Bozoum. Probabilmente un atto di banditismo, e
forse un’uccisione rituale..
E martedì e mercoledì, nonostante i recenti accordi di pace
di Khartoum (o forse, proprio a causa di essi?), alcuni gruppi ribelli si
scatenano in attacchi e massacri: a Paoua (140 k da Bozoum) ci sono 30 morti. I
ribelli 3R (gli stessi che sono installati a Kouui) attaccano Loura (170 km)
dove uccidono più di 20 persone, e ohong dove lasciano almeno 30 vittime.
E, nel frattempo, lo scempio dell’estrazione dell’oro
procede senza disturbi…
Scuola di Sambai école de Sambai |
Koui |
cappella di Ferme Sarki Chapelle de Ferme Sarki |
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