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venerdì 31 maggio 2019

Visitazione


Un giocattolo artigianale!
un jouet artisanal!

Visitazione
Oggi, 31 maggio, celebriamo la festa della Visitazione di Maria. È la festa che chiude il mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Madonna, e ricorda Maria che, subito dopo l’Annuncio dell’Angelo, parte per stare e aiutare la cugina Elisabetta, anziana e anche lei incinta. E quando si ritrovano, Giovanni esulta nel grembo di Elisabetta, e Maria esulta con il canto del Magnificat.
E in questa settimana anche io mi muovo per visitare i confratelli, vicini e lontani.
Domenica pomeriggio vado a Baoro, dove arrivo in serata, e l’indomani mattina riparto per Bangui, dove arrivo verso le 10.30. Le strade iniziano (o continuano) a peggiorare, con le prime piogge.
Martedì mattina parto, in aereo, verso il Camerun. Vado a visitare le nostre comunità che sono a Yaounde, la capitale, ma non ci sono voli tra Bangui e Yaounde. Prendo il volo per Douala, la capitale ecconomica, e con un bus mi sposto a Yaounde.
I Carmelitani sono presenti con 2 case (una parrocchia e una casa di Formazione). Insieme ai confratelli camerunesi, collaborano anche 2 nigeriani, 1 congolese e 2 italiani della Nostra Provincia (P.Domenico e p.Marco). Nel convento di Nkolbisson ci sono i giovani in formazione, tra cui 2 nostri studenti centrafricani.
La giornata di mercoledì è piena di incontri e riunioni. E giovedì mattina presto presto devo ripartire. Alle 3.30 sono davanti alla stazione dei pullman, ma la corsa delle 4 è annullata, e riesco a partire con il bus delle 5. Ci vogliono più di 5 ore per percorrere 250 km. La strada è bella, il pullman è in ottimo stato, ma bisogna fare i conti con il traffico enorme che c’è in città.
In primo pomeriggio atterro a Bangui, dove mi attendono i confratelli, con i quali trascorro il resto della giornata e parte della mattina seguente in riunione per discutere i numerosi progetti e attività in corso.










Convento dei Carmelitani a Youande
le couvent des Carmes à Yaounde




giovedì 23 maggio 2019

Luci ed ombre



 

Luci ed ombre
Il tempo passa, ed un’altra settimana si chiude.
Venerdì scorso sono andato a Bocaranga, e il giorno dopo a Koui, a 170 km da Bozoum. Questo villaggio, occupato dai ribelli del movimento 3R di Sidiki, è abbastanza tranquillo. Ero venuto qui  un mese fa con il vescovo, e torno per realizzare una delle promesse fatte: dare una mano alle scuole e agli insegnanti.
In una ventina di scuole, sparse in un raggio di una novantina di chilometri, 60 maestri si dànno da fare per l’educazione di oltre 4.000 bambini. C’è un solo insegnante ufficiale, e tutti gli altri sono “maitres-parents”: dei giovani e adulti del villaggio che fanno quello che possono per dare un po’ di istruzione. E spesso lavorano tutto l’anno senza che la comunità del villaggio dia loro qualcosa…
Grazie all’appoggio dell’ONG Cordaid (la Caritas olandese) riusciamo a pagare un piccolo contributo mensile di 15.000 franchi (circa 22 euro). È poco, ma è già molto per le famiglie dei maestri.
Il villaggio di Koui è tranquillo, e i maestri molto contenti. Li incontro, spieghiamo il senso e le condizioni di questo contributo, e in serata rientro a Bozoum.
E dopo questo sprazzo di luce e di speranza, nei giorni seguenti arrivano molte brutte notizie.
Domenica notte suor Ines, una religiosa spagnola di 77 anni, viene uccisa a Nola, a 600 km da Bozoum. Probabilmente un atto di banditismo, e forse un’uccisione rituale..
E martedì e mercoledì, nonostante i recenti accordi di pace di Khartoum (o forse, proprio a causa di essi?), alcuni gruppi ribelli si scatenano in attacchi e massacri: a Paoua (140 k da Bozoum) ci sono 30 morti. I ribelli 3R (gli stessi che sono installati a Kouui) attaccano Loura (170 km) dove uccidono più di 20 persone, e  ohong dove lasciano almeno 30 vittime.
E, nel frattempo, lo scempio dell’estrazione dell’oro procede senza disturbi…


Scuola di Sambai
école de Sambai


 
Koui

cappella di Ferme Sarki
Chapelle de Ferme Sarki








giovedì 16 maggio 2019

e… niente!




e… niente!
E niente: è stata una settimana tranquilla. Come lo possono essere le  settimane di Bozoum!
Siamo orami alla fine dell’anno scolastico, e tra grandi e piccoli impegni andiamo avanti.
E niente: i nostri bambini e bambine, ragazzi e ragazze delle nostre scuole di Bozoum si preparano all’ultimo sprint. Dall’asilo al Liceo, passando per le elementari, il Centro orfani Arc en Ciel, l’alfabetizzazione e il Centro di promozione femminile, sono oltre 1.500 gli alunni che ogni giorno frequentano le nostre scuole. Senza contare gli altri 2.400 che le frequentano nei villaggi della savana.
E niente: sabato e domenica, in Parrocchia, abbiamo accolto alcuni giovani delle parrocchie vicine (vicine…: Baoro è a 170 km, e Bossemptele a 90!) per un  piccolo forum. È stata l’occasione per riflettere, pregare e lasciarci toccare dalle parole di Papa Francesco: “ Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita”.
Sono loro che hanno animato la celebrazione della Messa di domenica.
E niente: andiamo avanti, giorno per giorno, cercando di ascoltare e rispondere alle domande e ai bisogni di tanta gente.
E le varie promesse per controllare e risolvere i problemi creati dallo sfruttamento selvaggio dell’oro da parte delle ditte cinesi? Ancora niente…



Messa dei giovani a Bozoum
Messe des jeunes à Bozoum




Il cantiere della Radio di Bozoum
Le chanteir de la Radio de Bozoum


Lavori in vista
Travaux à faire...





giovedì 9 maggio 2019

Settimana agitata, con moderazioneI



I cresimandi



Settimana agitata, con moderazione
Domenica 5 maggio la nostra parrocchia di Bozoum è in festa: una cinquantina tra ragazzi, ragazze e adulti ricevono il Sacramento della Cresima. È il Sacramento della maturità, del dono dello Spirito Santo, del fuoco del testimone di Cristo (ed è questo il senso dei vestiti rossi dei cresimandi).
Lunedì mattina parto per Bangui. Questa volta viaggio in aereo, anche per questioni di sicurezza, dopo i problemi delle settimane scorse a causa delle Società cinesi che estraggono l’oro. Viaggio un po’ preoccupato, perché le accuse che mi sono state rivolte dal Primo Ministro, in Parlamento, sono molto pesanti (anche se ridicole). Viaggio comunque sereno, perché in coscienza so di aver fatto bene. E anche perché c’è tantissima gente, un po’ dappertutto nel mondo (da Bozoum a Bangui, dal Centrafrica all’Europa, e altrove) che mi sostiene e prega per me.
Mercoledì, in primo pomeriggio, c’è l’appuntamento con il Primo Ministro. Sono accompagnato dal vescovo di Bangui, il Cardinale Dieudonné Nzapalainga, e dal vescovo di Bouar. Il Cardinale ha un’autorità impressionante, ed è rispettato da tutti.
Il Primo Ministro ci riceve insieme ai 3 ministri coinvolti nel problema delle miniere d’oro di Bozoum: il Ministro delle Miniere, quello dell’Ambiente, e quello delle Foreste. Con il cuore e il pensiero alle migliaia di persone di Bozoum, che soffrono a causa dell’ingiustizia di questa industria estrattiva, ci facciamo voce dei loro problemi e preoccupazioni: il disastro ambientale del letto del fiume scavato e sconvolto, l’inquinamento dell’acqua, l’assenza di ricadute economiche sulle comunità locali.
Nonostante qualche minaccia e rimprovero, il Governo riconosce che ci sono stati degli errori, e decide che una nuova Commissione d’inchiesta sarà mandata a Bozoum, e che chiederanno alla ditta cinese di iniziare i lavori promessi (una scuola, un dispensario e alcuni pozzi) e a rimettere in ordine il letto del fiume.
Sono promesse, ma spero che qualcosa  seguirà concretamente.
Come concretamente abbiamo iniziato i lavori per la costruzione di una Radio Comunitaria qui a Bozoum, finanziata dalla Minusca. Un’iniziativa che permetterà di informare ed educare, in un paese dove la radio è molto ascoltata e seguita.







Le danzatrici liturgiche
les danseuses liturgiques



Fondamenta della Radio a Bozoum
Les fondations de la Radio de Bozoum

Incontro con il Primo Ministro
la rencontre avec le Premier Ministre