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giovedì 20 maggio 2021

Terra di uomini, terra di Dio


 

Terra di uomini, terra di Dio

Tutta la vita, tutto il mondo, è uno spazio di confronto tra bene e male, tra vita e morte.

Durante questa settimana ho avuto modo di rivivere questa realtà in modo particolare: venerdì ero a Niem, terra di guerra e di morte, mentre tra sabato e martedì abbiamo vissuto le celebrazioni del sacramento della Cresima, che è l’irruzione dello Spirito Santo nel mondo.

Venerdì 13 maggio vado a Niem. Qui, qualche giorno fa, il parroco, p.Arialdo, è saltato in aria, perché la sua macchina ha urtato una mina. Lui e un passeggero sono usciti illesi, ma un altro passeggero è morto.

La zona è a rischio: i ribelli sono stati ufficialmente scacciati dalle truppe regolari (russi, rwandesi e centrafricani), ma sono comunque presenti sul territorio. E sono loro che hanno disseminato le mine su alcune strade. E nei giorni scorsi ci sono stati altri incidenti simili, e anche attacchi su commercianti e gente di passaggio.

Proprio perché è una zona dove la gente è nel bisogno, come Caritas abbiamo deciso di continuare a lavorare. E venerdì ho accompagnato una decina di persone, che per alcuni giorni si sono dedicati a incontrare le famiglie e recensire specialmente quelle più in difficoltà. In questo progetto siamo sostenuti da CRS, una delle Caritas degli Stati Uniti.

Incontro p.Arialdo. Ha 82 anni, di cui una cinquantina spesi tra Thailandia, Costa d’Avorio e Centrafrica. È molto forte, ma il colpo è stato forte, sia a livello fisico che psicologico.

 

E tra sabato e martedì, spazio allo Spirito Santo!

Il vescovo di Bouar, Mirek Gucwa, è con noi per il sacramento delle Cresime. È il dono dello Spirito Santo, che conferma i cristiani e ne fa i testimoni di Cristo.

Organizziamo 4 celebrazioni: il sabato a Mbormo (sulla strada verso Bossemptele) per i villaggi di Ngoumbou, Mbormo, Bawi, Barka Bongo, Zoungbe e Balembe. Domenica siamo a Baoro. Lunedì a Pate Bonambolo (25 km sulla strada di Carnot) per i villaggi di Samba Bougoulou, Pate e Bayanga Bode.

Lunedì, dopo le cresime a Pate, lascio il vescovo e parto con i falegnami per i villaggi più lontani. Verso le 14 arrivo a Bayanga Didi, a una novantina di km da Baoro. Qui si radunano i candidati dei villaggi di Yoro e di Sinaforo. Mentre i falegnami riparano le panche della chiesa, io faccio gli ultimi esami e le confessioni.

Martedì mattina il vescovo arriva verso le 8, e la gente lo accoglie festante.

Verso le 9.30 iniziamo la Messa, nella quale una settantina di ragazzi, ragazze, giovani e adulti ricevono il sacramento della Cresima. Sono celebrazioni molto intense, dove sentiamo bene la presenza di Dio e la forza dello Spirito Santo. E sono contento perché, tra i confermati, c’è Junior, un bambino sordomuto. Che è felice!

Finiamo verso le 12.30. Il tempo di salutare e caricare la macchina, e partiamo verso Baoro.

La strada è un sentiero nella foresta. Buche, pietre, alberi… E anche un albero caduto, che ci obbliga a fermarci e tagliarlo per poter passare.

E verso le 16 siamo finalmente a Baoro.


Mbormo



Baoro




Pate Bonambolo




Bayanga Didi

P.Stefano


Junior

Bayanga Didi

Imprevisti
Imprévues


Termitaio
Termitière




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