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venerdì 23 novembre 2018

40 anni della diocesi



Missionari Cappuccini a Ngaundaye, anni 60: sotto, da sinistra P.Cipriano, ??, P.Agostino Delfino,e sopra P.Mansueto, p.Armando Gianni e p.Massimiliano




40 anni della diocesi
Il 19 novembre di 40 anni fa, nasceva la nuova diocesi di Bouar, con la consacrazione episcopale del nuovo vescovo, il cappuccino p.Armando Gianni.
La diocesi di Bouar nasceva da quella, enorme, di Berberati. P.Armando Gianni era arrivato in Centrafrica nel 1964,  25 anni. Era parroco di Bozoum, quando siamo arrivati noi Carmelitani, e in seguito era stato trasferito più a Nord, a Ngaoundaye.
La creazione di una diocesi è una missione molto impegnativa, e il vescovo si diede molto da fare, creando alcune nuove parrocchie, una scuola per i catechisti, il seminario, costruendo una nuova cattedrale, e incoraggiando molto i missionari nell’apertura di scuole e dispensari.
Dopo aver guidato per 38 anni la diocesi, Mons. Armando Gianni si è ritirato in Italia, e dall’11 febbraio di quest’anno  abbiamo un nuovo vescovo, Mons. Mirek Gucwa, polacco.
Un popolo, una famiglia, una persona: tutti abbiamo bisogno di fare memoria delle nostre radici. È per questo che abbiamo voluto celebrare solennemente i 40 anni della nostra diocesi.
Da Bozoum sono partiti in 52, mercoledì, in camion: catechisti e rappresentanti dei vari movimenti della Parrocchia, per partecipare alla grande “Conférence”. Anche le altre 12 parrocchie della diocesi erano presenti, per 3 giorni di riflessione, preghiera, catechesi. E di memoria: molti “vecchi” missionari e missionarie hanno dato la loro testimonianza, insieme ad alcune coppie e alcuni catechisti. È bello vedere questo tesoro di fedeltà a Dio e ai fratelli di tante persone. Ci sono missionari che sono qui da 58 anni!
Io sono andato a Bouar giovedì pomeriggio, e venerdì mattina ho celebrato nella Cattedrale. Da Bouar sono poi partito verso il Nord, a Bocaranga. Qui stiamo iniziando un progetto, come Caritas, per questa zona molto colpita dalla guerra. Ci sono numerosi ribelli nella zona, e tanti Peuls, nomadi allevatori, che diventano pedine in un gioco di guerra più grande di loro.
Grazie a Dio posso raggiungere Bocaranga senza fare cattivi incontri. Il progetto aiuterà le persone più in difficoltà a ricostruirsi la casa, ad avviare degli allevamenti, e a creare del lavoro.
In serata raggiungo Bozoum, dopo circa 400 km.
Domenica celebro le Messe in Parrocchia, ma in pomeriggio vado a Baoro, dove il giorno seguente abbiamo una riunione sull’economia delle nostre 5 case in Centrafrica (Bouar St.Elie, Yolé, Baoro, Bozoum e Bangui). Viviamo praticamente grazie agli aiuti che ci arrivano, spesso da parte di tante semplici persone, generose e con il cuore aperto.

Partenza da Bozoum
le départ de la délégation de Bozoum


Catechesi, Parrocchia di Fatima, Bouar

P.Valentino, P.Cipriano, P.Pio, P.Matteo


Offertorio
Offertoire


P.Valentino, in Centrafrica dal 1962


Bocaanga, Scuola dei Catechisti, con Flavio Queller (a sin), verso il 1980
Bocaranga, école des Catéchistes, avec Flavio Qoeller (à gauche) vers 1980

Arrivo delle suore Clarisse a Bouar, maggio 1961
Arrivée des Soeurs Clarisses à Bouar, vers 1961

Mgr Armando Gianni e don Adriano, Wantigera, verso il 1998
Mgr Armando Gianni et l'abbé Adriano, Wantigera, vers 1998

Bozoum, matrimonio di Thomas Gbanou, verso il 1980
Bozoum, mariage de Thomas Gbanou, vers 1980

P.Carlo e sr Biagina, Baoro, verso il 1975-77
P.Charles et sr Biagina, Baoro, vers 1975-77


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