Antibalaka à Bozoum |
Mentre soffia il vento (qui chiamato Harmattan), il paese
resta esposto agli scossoni ed ai venti di violenza : una comunità contro
l’altra, nuovi ribelli contro i vecchi… Cerchiamo di andare avanti, ma niente è sicuro ! Un po’
dappertutto, qui a Bozoum, a Bouar, a Bocaranga, a Ngaundaye… vediamo la follia
della guerra civile prendere posto, e allontanarsi i sogni di pace e di
sviluppo, Ma non bisogna disperare.
Ma… ci sono anche buone notizie. Hyppolite, il ragazzo di
Bozoum paralizzato dalla vita in giù, è arrivato in Italia e mercoledì ha subito
un intervento importante, e sta bene! Un grazie ai dottori, al personale, a
Maurizio, a Marta ed Alessandra, e a tutti quanti hanno contribuito a
realizzare un sogno !
Sabato 8 febbraio
2014
Ancora spari la notte scorsa
Stamattina abbiamo fatto una riunione con le (poche)
autorità civili e gli antibalaka. e tutti gli abbiamo detto: ORA BASTA! Siamo
riusciti a far partire la Seleka, sono partiti tutti i musulmani, e adesso cosa
vogliono ancora? e li abbiamo strigliati a dovere, cercando di fargli capire
che continuare a sparare, rubare, saccheggiare, ferire e uccidere impedisce
ogni sviluppo!
Abbiamo chiesto che non ci siano più armi in città, nè
divise militari, e niente spari... Per ora va benino : da stamattina nente
spari !
Speriamo !
Questa mattina mi ha chiamato un musulmano di Bozoum partito
con il convoglio di mercoledì, per farmi sapere che erano arrivati bene in
Ciad, e per ringraziarmi. é una telefonata che mi ha fatto molto piacere!
E alle 22.30 arriva l’ultima notizia della giornata: il
nostro Hyppolite è sbarcato all’aeroporto di Bologna!
Domenica 9
febbraio 2014
Pochi spari durante la notte, e giornata abbastanza tranquilla!
Oggi ho fatto le 2 messe con i paramenti viola, e senza il Gloria, con pochi canti. Ho detto che era una Messa penitenziale, per chiedere perdono per i peccati, in particolare per il fatto della partenza dei musulmani, e soprattutto per averne gioito, fatto una festa, e anche (per alcuni) aver approfittato per fare del male e per rubare)...
Lunedì 10 febbraio
2014
Incontro con gli antibalaka che hanno occupato la
Gendarmeria… Alla fine l’hanno liberata ma… per occupare un’altra casa!
Martedì e
mercoledì 11 e 12 febbraio 2014
Con un medico e un responsabile di MSF, partiamo alle 6,
direzione Bocaranga, Ndim e Ngaudaye dove arriviamo verso le 16, dopo 210 km di
strade disastrate.
Incontriamo persone con armi artigianali ma non ci sono
barriere all’andata (ne troveremo 3 al ritorno…). Sappiamo che ci sono dei
ribelli di Baba Laddé a Bang, alla frontiera con il Camerun, e che gli
antibalaka cercano di cacciarli, senza successo.
Lo stesso martedì questi ribelli hanno bruciato dei villaggi
tra Bang e Naudaye e il rischio di un attacco è alto. Tanto più che, malgrado
gli appelli, nessuna forza militare è intervenuta per proteggere la
popolazione, né i francesi dell’operazione Sangaris, né i camerunensi della
MISCA (che sono a neanche 150 km).
Troviamo i villaggi con poca gente. A Ngaudaye c’è qualche
casa bruciata e l’ospedale è decisamente vuoto… Non ci sono ammalati, non ci
sono medici, non ci sono medicine…
Ci sono 4 padri Cappuccini: 2 centrafricani, un italiano e
un polacco e due suore, una laica polacca. Tutti sono ancora scioccati, dopo il
passaggio della Seleka il 21 gennaio quando sono stati minacciati, e derubati
di tutto quello che si poteva rubare comprese due auto, preso in ostaggio frate
Roland (liberato qualche ora dopo).
Tutte le attività (scuole, Centro di promozione femminile,
ospedale, ecc.) sono sospese.. e all’orizzonte è tuto molto, molto oscuro.
Non si vedono miglioramenti, le forze militari come la MISCA
sono ben lontani dall’essere efficaci: nel momento che certi della Seleka
stavano attraversando il Pese per andare verso il Ciad, non li hanno scortati
(e le conseguenze sono ben visibili: saccheggi, incendi, assassini, furti). Per
contro, qualche giorno dopo, ne hanno scortati altri ma per accompagnarli a
Paoua, verso Kaga Bandoro, una zona che la Seleka volevano occupare per
ripartirsi il Paese…
Al ritorno siamo passati per il villaggio Nzakoun, a 14 km
da Ngaudaye, dove gli uomini della Seleka hanno massacrato 22 persone (di cui
14 donne) nelle loro stesse case… Hanno lanciato un razzo sull’ambulatorio
medico che è stato distrutto…
Fino a quando avremo a che fare con questa follia?
Giovedì 13
febbraio 2014
Ieri sera sono arrivati i militari della MISCA a Bozoum,
finalmente!!
Alle 8 riunione, come solito. Ci sono anche un giovane che dice
di essere un militare dell’armata regolare centrafricana (FACA). Abbiamo
qualche dubbio perché dice di essere in missione, ma non ha carta d’identità né
un ordine di missione.
Incontriamo i militari della MISCA ed esponiamo le nostre
preoccupazioni e la situazione della città, con gli antibalaka che detengono
ancora armi come i kalashnikov.
Nel corso della giornata ricevo notizie da Ngaudaye: i
militari della MISCA sono arrivati nella mattinata, hanno incontrato gli
antibalaka e i ribelli dell’APRD e li hanno ingaggiati per andare ad attaccare
i villaggi di Bang, posto di dogana e frontiera con il Camerun dove un certo
numero di ribelli di Baba Laddé, molto ben armati.
Arrivati sul posto, i ribelli di Baba Laddé sono fuggiti
nella foresta con le armi… la Misca avrebbe lasciato gli antibalaka sul posto…
Per cui.. alla fine… il posto di dogata è nelle mani degli
antibalaka, i ribelli sono nella foresta…
Il futuro? molto, molto nero! Se la MISCA non resta sul
posto, ciò sarà un disastro per la zona, la frontiera, i villaggi.
A Bozoum, alle 16, incontro insegnanti e allievi del Liceo
pubblico per cercare di vedere se si possono riprendere i corsi che erano
cominciati l’11 novembre e, successivamente, interrotti il 4 dicembre.
Il Liceo ha subito saccheggi (porte, finestre, lavagne,
libri…) e abbiamo chiesto agli alunni di impegnarsi per cercare ciò che è stato
rubato per riprendere i corsi lunedì. Vedremo!!
Antibalaka à Bozoum... avec des toles volées Antibalaka con armi e bagagli (lamiere rubate) |
Antibalaka |
Boutques pillées en décembre par la Seleka à Ngutere Negozi saccheggiati dalla Seleka a Ngutere |
Ngaundaye: Pères Capucins et Soeurs polonaises à la prière du matin Ngaundaye: i padri cappuccini e le suore polacche alla preghiera del mattino |
le poste de santé de Hanzoung détruit par les Seleka le 4 février il dispensario di Hanzoung distrutto dalla Seleka il 4 febbraio |
Le poste de santé de Hanzoung il dispensario di Hanzoung |
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