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venerdì 14 febbraio 2014

Lotta continua...




Antibalaka à Bozoum

Mentre soffia il vento (qui chiamato Harmattan), il paese resta esposto agli scossoni ed ai venti di violenza : una comunità contro l’altra, nuovi ribelli contro i vecchi… Cerchiamo di andare avanti, ma niente è sicuro ! Un po’ dappertutto, qui a Bozoum, a Bouar, a Bocaranga, a Ngaundaye… vediamo la follia della guerra civile prendere posto, e allontanarsi i sogni di pace e di sviluppo, Ma non bisogna disperare.
Ma… ci sono anche buone notizie. Hyppolite, il ragazzo di Bozoum paralizzato dalla vita in giù, è arrivato in Italia e mercoledì ha subito un intervento importante, e sta bene! Un grazie ai dottori, al personale, a Maurizio, a Marta ed Alessandra, e a tutti quanti hanno contribuito a realizzare un sogno !

Sabato 8 febbraio 2014
Ancora spari la notte scorsa
Stamattina abbiamo fatto una riunione con le (poche) autorità civili e gli antibalaka. e tutti gli abbiamo detto: ORA BASTA! Siamo riusciti a far partire la Seleka, sono partiti tutti i musulmani, e adesso cosa vogliono ancora? e li abbiamo strigliati a dovere, cercando di fargli capire che continuare a sparare, rubare, saccheggiare, ferire e uccidere impedisce ogni sviluppo!
Abbiamo chiesto che non ci siano più armi in città, nè divise militari, e niente spari... Per ora va benino : da stamattina nente spari !
Speriamo !
Questa mattina mi ha chiamato un musulmano di Bozoum partito con il convoglio di mercoledì, per farmi sapere che erano arrivati bene in Ciad, e per ringraziarmi. é una telefonata che mi ha fatto molto piacere!
E alle 22.30 arriva l’ultima notizia della giornata: il nostro Hyppolite è sbarcato all’aeroporto di Bologna!

Domenica 9 febbraio 2014

Pochi spari durante la notte, e giornata abbastanza tranquilla!
Oggi ho fatto le 2 messe con i paramenti viola, e senza il Gloria, con pochi canti. Ho detto che era una Messa penitenziale, per chiedere perdono per i peccati, in particolare per il fatto della partenza dei musulmani, e soprattutto per averne gioito, fatto una festa, e anche (per alcuni) aver approfittato per fare del male e per rubare)...

Lunedì 10 febbraio 2014
Incontro con gli antibalaka che hanno occupato la Gendarmeria… Alla fine l’hanno liberata ma… per occupare un’altra casa!
Martedì e mercoledì 11 e 12 febbraio 2014
Con un medico e un responsabile di MSF, partiamo alle 6, direzione Bocaranga, Ndim e Ngaudaye dove arriviamo verso le 16, dopo 210 km di strade disastrate.
Incontriamo persone con armi artigianali ma non ci sono barriere all’andata (ne troveremo 3 al ritorno…). Sappiamo che ci sono dei ribelli di Baba Laddé a Bang, alla frontiera con il Camerun, e che gli antibalaka cercano di cacciarli, senza successo.
Lo stesso martedì questi ribelli hanno bruciato dei villaggi tra Bang e Naudaye e il rischio di un attacco è alto. Tanto più che, malgrado gli appelli, nessuna forza militare è intervenuta per proteggere la popolazione, né i francesi dell’operazione Sangaris, né i camerunensi della MISCA (che sono a neanche 150 km).
Troviamo i villaggi con poca gente. A Ngaudaye c’è qualche casa bruciata e l’ospedale è decisamente vuoto… Non ci sono ammalati, non ci sono medici, non ci sono medicine…
Ci sono 4 padri Cappuccini: 2 centrafricani, un italiano e un polacco e due suore, una laica polacca. Tutti sono ancora scioccati, dopo il passaggio della Seleka il 21 gennaio quando sono stati minacciati, e derubati di tutto quello che si poteva rubare comprese due auto, preso in ostaggio frate Roland (liberato qualche ora dopo).
Tutte le attività (scuole, Centro di promozione femminile, ospedale, ecc.) sono sospese.. e all’orizzonte è tuto molto, molto oscuro.
Non si vedono miglioramenti, le forze militari come la MISCA sono ben lontani dall’essere efficaci: nel momento che certi della Seleka stavano attraversando il Pese per andare verso il Ciad, non li hanno scortati (e le conseguenze sono ben visibili: saccheggi, incendi, assassini, furti). Per contro, qualche giorno dopo, ne hanno scortati altri ma per accompagnarli a Paoua, verso Kaga Bandoro, una zona che la Seleka volevano occupare per ripartirsi il Paese…
Al ritorno siamo passati per il villaggio Nzakoun, a 14 km da Ngaudaye, dove gli uomini della Seleka hanno massacrato 22 persone (di cui 14 donne) nelle loro stesse case… Hanno lanciato un razzo sull’ambulatorio medico che è stato distrutto…
Fino a quando avremo a che fare con questa follia?

Giovedì 13 febbraio 2014
Ieri sera sono arrivati i militari della MISCA a Bozoum, finalmente!!
Alle 8 riunione, come solito. Ci sono anche un giovane che dice di essere un militare dell’armata regolare centrafricana (FACA). Abbiamo qualche dubbio perché dice di essere in missione, ma non ha carta d’identità né un ordine di missione.
Incontriamo i militari della MISCA ed esponiamo le nostre preoccupazioni e la situazione della città, con gli antibalaka che detengono ancora armi come i kalashnikov.
Nel corso della giornata ricevo notizie da Ngaudaye: i militari della MISCA sono arrivati nella mattinata, hanno incontrato gli antibalaka e i ribelli dell’APRD e li hanno ingaggiati per andare ad attaccare i villaggi di Bang, posto di dogana e frontiera con il Camerun dove un certo numero di ribelli di Baba Laddé, molto ben armati.
Arrivati sul posto, i ribelli di Baba Laddé sono fuggiti nella foresta con le armi… la Misca avrebbe lasciato gli antibalaka sul posto…
Per cui.. alla fine… il posto di dogata è nelle mani degli antibalaka, i ribelli sono nella foresta…
Il futuro? molto, molto nero! Se la MISCA non resta sul posto, ciò sarà un disastro per la zona, la frontiera, i villaggi.
A Bozoum, alle 16, incontro insegnanti e allievi del Liceo pubblico per cercare di vedere se si possono riprendere i corsi che erano cominciati l’11 novembre e, successivamente, interrotti il 4 dicembre.
Il Liceo ha subito saccheggi (porte, finestre, lavagne, libri…) e abbiamo chiesto agli alunni di impegnarsi per cercare ciò che è stato rubato per riprendere i corsi lunedì. Vedremo!!





Antibalaka à Bozoum... avec des toles volées
Antibalaka con armi e bagagli (lamiere rubate)


Antibalaka

Boutques pillées en décembre par la Seleka à Ngutere
Negozi saccheggiati dalla Seleka a Ngutere

Ngaundaye: Pères Capucins et Soeurs polonaises à la prière du matin
Ngaundaye: i padri cappuccini e le suore polacche alla preghiera del mattino


le poste de santé de Hanzoung détruit par les Seleka le 4 février
il dispensario di Hanzoung distrutto dalla Seleka il 4 febbraio


Le poste de santé de Hanzoung
il dispensario di Hanzoung

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