é Natale anche a Bozoum!
Bambini con un regalino in mano (dal fischietto alla bambola, passando dalla macchinina e dal pallone, per arrivare ai finti telefonini...). Anche questo è Natale!
Hyppolite, caduto in classe l'anno scorso... è rimasto paralizzato dalla vita in giù. Sempre sorridente, nonostante la paralisi, e nonostante una piaga che arriva alle ossa della colonna vertebrale...
E oggi ha ricevuto il Battesimo. Insieme a una bambina, e a un bambino down, Ulrich.
Anche questo è Natale!
Natale è il pomeriggio passato con i bambini orfani del centro Arcobaleno, con il loro presepe in argilla seccata al sole, gli elefanti azzurri, gli alberi di pezzetti di stoffa...
Natale è la fila dei poveri che aspettano con pazienza un po' di cibo. Ed ai quali riusciamo a dare anche qualche caramella e qualche biscotto. é Natale anche per loro-
Natale è il presepe, Natale sono le luci che si accendono e si spengono, Natale sono le ghirlande fatte di carta (qualche vecchio giornale ritagliato...) e qualche pallina da albero di Natale.
Natale è anche il panettone un po' bruciato che siamo riusciti a fare...
Natale è il canto del GLORIA IN EXCELSIS DEO che esplode (a sumba, dicono in Sango, la lingua locale) dopo la comunione...
é Natale anora una volta, e, grazie a Dio (è proprio il caso di dirlo!!!!) lo è sempre!
Ancora di più: in Gesù Cristo, il Figlio di Dio, Dio stesso, Dio
da Dio, si è fatto uomo. A Lui il Padre dice: "Tu sei mio figlio". L'eterno oggi
di Dio è disceso nell'oggi effimero del mondo e trascina il nostro oggi
passeggero nell'oggi perenne di Dio. Dio è così grande che può farsi piccolo.
Dio è così potente che può farsi inerme e venirci incontro come bimbo indifeso,
affinché noi possiamo amarlo. Dio è così buono da rinunciare al suo splendore
divino e discendere nella stalla, affinché noi possiamo trovarlo e perché così
la sua bontà tocchi anche noi, si comunichi a noi e continui ad operare per
nostro tramite. Questo è Natale: "Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato".
Dio è diventato uno di noi, affinché noi potessimo essere con Lui, diventare
simili a Lui. Ha scelto come suo segno il Bimbo nel presepe: Egli è così. In
questo modo impariamo a conoscerlo. E su ogni bambino rifulge qualcosa del
raggio di quell'oggi, della vicinanza di Dio che dobbiamo amare ed alla quale
dobbiamo sottometterci - su ogni bambino, anche su quello non ancora nato.
Benedetto XVI, Natale 2005
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