Venerdì 3 giugno abbiamo fatto la festa per la chiusura delle attività del centro orfani Arc en Ciel (arcobaleno) di Bozoum.
E' il quarto anno di attività: oltre 230 bambini orfani tra i 4 e i 14 anni vengono ogni giorno qui, accolti da Suor Chiara e dagli animatori (tra i quali ci sono anche i "vice" animatori: ragazzi più grandi che, una volta usciti dal Centro, diventano aiuto per i bambini e le bambine più piccoli). Si tratta di bambini e bambine orfani, che hanno perso papà e mamma, o che sono comunque in situazione di estrema povertà. Spesso gli orfani sono accolti dagli zii o dai nonni, che però hanno grosse difficoltà a prendersene cura come si deve. Gli zii hanno gia i loro figli (e a volte gli orfani accolti diventano un po' quelli che si occupano dei lavori domestici: andare a cercare l'acqua, pulire, fare la cucina, cercare e tagliare la legna...). I nonni invece hanno già i loro problemi di salute ed economici, e fanno fatica a seguire i nipoti (in particolare per la salute e per la scuola).
Al mattino i bambini frequentano le varie scuole di Bozoum (un animatore le visita regolarmente, per seguire ogni ragazzo). Alle 12 e 30 arrivano tutti al centro per il pranzo, preparato da una delle due équipes di cuoche.
Il pomeriggio prosegue con il riordino delle stoviglie, un po' di gioco, un po' di studio, e 2-3 volte la settimana con attività manuali (disegno per i più piccoli, e apprendimento di piccoli mestieri: terracotta, confezione di reti per la pesca e per
la caccia, tessitura di stuoie, cappelli e cestini in paglia, fabbricazione di braccialetti e collane, ecc).
Nel frattempo, suor Graziana è all'infermeria, per occuparsi delle piaghe e piccoli problemi di salute (in genere malaria e parassiti, ma a volte anche AIDS e problemi più gravi...).
Per alcuni che non hanno mai frequentato la scuola, c'è la possibilità, il mattino, di seguire un corso di alfabetizzazione in 3 anni, che li prepara a rientrare nella scuola, se vogliono, o per lo meno a scrivere e far di conto...
Venerdì dunque c'è stata la chiusura delle attività annuali. Riprenderemo in settembre, con l'apertura delle scuole, anche per dare la possibilità ai bambini di dare una mano in famiglia per il lavoro dei campi.
In pomeriggio i bambini si sono sbizzarriti con scenette e danza (una locale, e una del Cameroun vicino) e giochi. I più bravi e i più assidui hanno ricevuto i loro premi...
Non potete immaginare la fierezza e l'orgoglio dei bambini! c'erano certe danzatrici di 4 anni, serissime come se fosse una prima alla Scala!
Dietro ogni sorriso, c'è tanta sofferenza, ma anche tanta speranza, e tanto lavoro.
Animatori, suore... E anche tanta generosità: sia qui, in Africa, che in Europa!
In parrocchia, ogni mese, facciamo una processione di offerte alla messa della domenica, proprio per stimolare le coscienze e sollecitare un aiuto, pur piccolo.
In Europa, in particolare grazie alla Parrocchia di Cassina Amata (Milano). Ma anche in Repubblica Ceca, senza dimenticare i tanti, piccoli e grandi, che offrono tempo, passione, preghiera e aiuto!
Che tanti sorrisi sboccino! e non solo tra i bambini!
mamme, zie, nonne e nipoti!!!
giocatori della partita di calcio
La banda! le percussioni: il tamburo è un tubo di plastica, con un nylon in cima, stretto con un caucciù. un altro tubo più piccolo (azionato dall'assistente...) permette una bella variazione del suono. Sentire per credere!
I campioni di calcio: notare i calzettoni-scarpe... un'invenzione da proporre all'Adidas!
P.Aurelio, missionario carmelitano italiano (di Cuneo), che scrive questo blog, è in Centrafrica dal 1992. Dopo 11 anni a Bouar, è stato parroco per 17 anni a Bozoum, dove la Missione segue 40 villaggi e 20 scuole (dall’asilo al Liceo), un Centro per 200 orfani, un dispensario, e molte altre attività di sviluppo (pozzi, agricoltura, ecc). Da novembre 2020 è a Baoro. Il 23 febbraio 2024 è stato nominato vescovo coadiutore di Bangassou, una diocesi di 135.000 km2, nel Sud Est del Centrafrica.
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