Centrafrica in lutto
In queste settimane abbiamo grossi problemi con la
connessione internet. Il nostro sistema, che lavora su un satellite. È saltato,
e la connessione con gli operatori telefonici funziona con il contagocce…
In queste settimane sono ancora molto in giro, per varie responsabilità.
Venerdì Sono sceso a Bangui, per rientrare a Bozoum il
giorno dopo, insieme a p.Saverio, il nostro superiore provinciale, e con
p.Paolo Arosio, per la prima volta in visita nelle nostre missioni. Ma,
arrivati a Bossemptele, a 300 km da Bangui, la mia macchina si è stancata… e
non ha più voluto proseguire: si è rotta la trasmissione. I confratelli di
Baoro sono venuti in nostro soccorso ed abbiamo proseguito il viaggio.
Domenica abbiamo celebrato la Messa sul Monte Binon, sopra
Bozoum, in occasione della festa di Cristo Re.
Adesso scrivo da Bocaranga, dove sono di passaggio, dopo una
visita alle missioni di Bouar, Bocaranga, Ndim e Ngaoundaye. Ho accompagnato a
Bocaranga Pierre e sua moglie, che frequenteranno qui la scuola per diventare
catechista. Sono qui perché la Caritas Tedesca ci aiuta a sostenere le scuole
della zona (65 scuole e 250 maestri), con un premio mensile di circa 22,5 euro
per ogni insegnante.
La zona è difficilmente raggiungibile, ma il grosso problema
è la presenza di bande ribelli, che incontro lungo tutta la strada. Grazie a
Dio non mi fermano, ma il viaggio è piuttosto teso.
Proprio in questi giorni i Vescovi del Centrafrica hanno
preso una decisione storica: hanno chiesto ai cristiani e alle persone di buona
volontà di non prendere parte ai festeggiamenti del 1° dicembre (la Festa
Nazionale). La decisione è grave, perché il paese è in lutto (ad Alindao la
settimana scorsa ci sono state almeno 72 vittime, tra cui 2 sacerdoti) a causa
dei continui attacchi, e non è giusto fare festa quando l’80% del paese è sotto
controllo dei ribelli.
Ngaoundaye |
I Caschi blu - MINUSCA |
RIBELLI vicino a Nagoundaye les Selekas près de Ngaoundaye |