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giovedì 11 febbraio 2021

Villaggi, un Cardinale, tante mamme e una mamma


 

 

Villaggi, un Cardinale, tante mamme e una mamma

Questa settimana è stata, se possibile, ancora più piena del solito!

Venerdì 5 febbraio sono andato a 40 km, a Samba Bougoulou, per una riunione-formazione con i catechisti della zona. In pomeriggio, dopo averne portati alcuni ad Igwe, rientro a Samba Bougoulou e porto gli altri fino a Yoro, dove sono rimasto fino a domenica.

Sono i villaggi più lontani (a circa 90 km da Baoro). Dei bei villaggi!
Sabato mattina parto a piedi per Sinaforo, a poco più di 7 km: la strada è talmente brutta che faccio quasi prima a piedi! Qui celebro la Messa, e incontro la gente del villaggio. Riparto poi a piedi intorno a mezzogiorno (sotto un sole che spacca le pietre…), e in pomeriggio, dopo le confessioni, celebro l’Eucarestia.

Domenica 7 febbraio vado a Bayanga Didi, un grosso villaggio, dove confesso e celebro.

Rientro a Baoro verso le 16, e qui mi raggiunge la notizia che mia mamma (94 anni) non sta bene ed è ricoverata in ospedale. Grave.

Lunedì arrivano finalmente molti militari per riprendere il controllo della strada, l’unica strada che collega la frontiera alla capitale. Tra loro ci sono mercenari russi, militari rwandesi e l’esercito centrafricano. I pochi ribelli che erano qui a Baoro sono scappati, e il giorno dopo alcuni militari raggiungono Bouar. Qui i ribelli si sono allontanati. Ma la paura è che non vadano molto lontano, e/o che si spostino in altre città (Bocaranga, Bozoum, Ngaundaye, Koui, Bozoum) creando altre zone di terrore…

Martedì parto presto per Bouar (appena prima che i militari si mettano in strada…). Lunedì e martedì il Cardinal Nzapalainga, arcivescovo di Bangui, è in visita con i membri della Piattaforma delle confessioni religiose: 2 pastori protestanti e 2 imam.

Li accompagno mentre visitano i siti più grandi, dove oltre 17.000 persone si sono rifugiate da quasi un mese. Quando visitano il nostro convento di St.Elie, trovano ad accoglierli 6 mamme con 6 neonati: i bambini nati durante la permanenza fuori casa, qui a St.Elie! E durante l’incontro ricevono le benedizioni del Cardinale, del vescovo di Bouar, di 2 pastori e di 2 imam. Credo che siano i bambini più benedetti del paese!

Aspettando che l’esercito prenda il controllo di Bouar, cerchiamo, come Caritas, di preparare il ritorno dei rifugiati nelle loro case, nei prossimi giorni. Grazie all’aiuto di tantissima gente, li accompagneremo con un kit per ogni famiglia (olio, zucchero, riso, caffè, sapone, detersivo, ecc), che distribuiremo nei prossimi giorni.

Questa mattina, 11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes, e Giornata dei malati, ricevo la notizia che mia mamma si è spenta. Dopo alcuni mesi di sofferenza e di deperimento, può finalmente riposare in pace. Insieme a mio papà, a un fratello e a una sorella.

Essere missionario è anche questo. E la mamma di un missionario porta, insieme a lui e a volte ancora di più, la gioia e la fatica del Regno di Dio.

Che riposi in pace, dopo una lunga vita, fatta di sacrifici, dolori, gioie, attenzione agli altri, dedizione, preghiera e fede.


Sinaforo


Arrivano i russi!
L'arrivée des russes à Baoro



Grande fotografo, piccola fotocamera "biscuit"
Un grand photographe, avec une petite caméra "biscuit"




I bambini nati "in esilio" a st Elie
Les enfants nés en exile à st Elie




dr Ione + Card Nzapalinga

Mamma Teresa
Maman Thérèse


 

 

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