Anche per questa settimana
non mancano imprevisti e novità.
Le scuole statali di Bozoum sono aperte, ed alla fine della
seconda settimana di scuola, gli alunni erano 3.753.
È un bel numero, che parla
da solo! E parla di genitori che affrontano la paura, di bambini che ritrovano
la gioia di andare a scuola, di maestri
che riprendono il lavoro educativo, di amici e benefattori che lo
sostengono. Ma a questa bella notizia, se
ne aggiunge un'altra: dopo una settimana di formazione per gli insegnanti, è
iniziata anche la scuola per i rifugiati, con altri 700 bambini!
Anche ad Herba (il villaggio dove i ribelli hanno bruciato
oltre 200 case il 20 settembre) ho trovato una bella sorpresa. Ero passato la
settimana precedente, e c'era ancora molta rassegnazione e paura. Questo venerdì
invece, appena sceso dalla macchina, ho sentito la voce dei bambini in classe!
I genitori hanno tagliato l'erba e preparato la scuola, ed i 3 maestri si
davano da fare per iniziare la scuola.
In questo fine settimana stiamo facendo la terza
distribuzione dei viveri PAM per 8.500 rifugiati.
E venerdì è finalmente arrivata una missione delle Nazioni
Unite per aprire un'indagine sulle violazioni dei diritti umani (torture,
uccisioni e arresti illegali) che i ribelli continuano a fare. Con la speranza
che serva a far crollare questo muro di violenza.
Purtroppo in queste ore a Bouar ci sono stati degli attacchi
da parte di gente armata, che non ne può più della violenza, dei furti, delle
torture dei ribelli. Quello che temiamo è che poi i ribelli reagiscano
vendicandosi sulla popolazione, come fanno abitualmente…
Per cercare di mettere un freno a questa situazione che si
trascina ormai da 7 mesi, alcuni amici hanno preparato una petizione per
chiedere alla Corte Penale Internazionale di aprire un'inchiesta sulle autorità
del Centrafrica. Se aprite il link seguente, trovate la pagina nella quale
potete firmare inserendo semplicemente il vostro indirizzo mail. Un piccolo
gesto che può fare molto. Grazie!
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