Lunedì pomeriggio sono partito per un giro verso il Nord: Bocaranga
(125 km), Ndim (altri 40), Ngaundaye (40 ancora), Bocaranga (75 km). In tutto
circa 500 km di strade brutte, ponti di fantasia (manca spesso tutto il
tavolato), buchi, pietre e tanta tanta polvere!
Partenza alle 14 di lunedì, con Karol e Ludmila, marito e
moglie, di Praga. Lui è l’architetto che ha disegnato il nostro Liceo, ed è a
Bozoum per iniziare i lavori della “Casa dello studente”: un paio di case per
gli alunni delle scuole medie e liceo che vengono da molto lontano (Ndim, 160
km, e Bossemptele, 90 km).
Verso le 17 (3 ore per 125 km) siamo a Bocaranga. Passiamo a
salutare i Padri e le suore, e proseguiamo per gli ultimi 38 km (un’altra ora e
un quarto). A Ndim ci accolgono due Suore della Misericordia originarie del
Rwanda. La cena e un bel letto ci
rimettono un po’ in sesto!
Martedì mattina, mentre Karol e Ludmila visitano le scuole e
il piccolo ospedale delle suore, io passo a controllare lo sportello della
Cassa di Risparmio.
In seguito mi occupo del motivo principale di questo giro: l’acquisto
delle capre!
Da maggio dell’anno scorso abbiamo deciso di aiutare 7
villaggi tra Bocaranga e Mann, dove i ribelli e i militari avevano infierito, e
da dove molti erano fuggiti. Per aiutarli a ritornare e a riprendere coraggio,
a maggio avevamo consegnato delle sementi di mais, arachidi e fagioli. Il
raccolto è stato molto soddisfacente, al punto che hanno potuto partecipare
alla Fiera di Bozoum, lo scorso 26-27 gennaio, e vendere i loro prodotti per
circa 12 mila euro.
L’ultima fase del progetto prevede la distribuzione di…
capre! Compreremo 350 capre, per poi distribuirle alle persone con più difficoltà,
in modo da aiutarli ad iniziare un piccolo allevamento.
A Ndim abbiamo preparato l’acquisto, che sarà seguito da un
veterinario, e anche un luogo dove custodirle “in quarantena”, in modo da
trattarle e poterle consegnare in buona salute…
A fine mattinata arriviamo a Ngaundaye, ultimo villaggio
prima della frontiera. Qui ci accolgono i Padri cappuccini, e una comunità dove
ci sono suore polacche, 1 italiana (di Vinadio!) e una francese.
In pomeriggio andiamo al grande mercato di Mbaiboum, in
Cameroun, dove compro i medicinali per le capre… Rientriamo in serata (appena
in tempo prima che chiudano la frontiera per la notte…) e ceniamo con le suore…
Karol e Ludmila riescono a parlare con le polacche, e io con il piemontese e il
francese mi intrattengo con Renata e Chantal.
Mercoledì mattina partiamo per Bocaranga, passando da un’altra
strada. Qui ci sono i villaggi che stiamo aiutando. Ci fermiamo a Mann e poi a
Bereguili, dove incontriamo la gente del posto, alla quale spiego la faccenda
delle capre… Alla fine il capo villaggio ci invita a casa sua (5 mogli e 35
figli…) e ci offre pollo con manioca. Veramente ottimi!
L’accoglienza e l’attenzione di queste persone fanno
tenerezza… e riescono a far dimenticare la schiena che chiede pietà…
Verso l’una arriviamo a Bocaranga, e dopo aver mangiato un
boccone con i Padri, passiamo a salutare 3 catechisti che sono qui a scuola con
le loro famiglie, in formazione per preparare il loro lavoro di catechisti… Qui
in Centrafrica, il catechista, specie nei villaggi, è molto importante perché è
il riferimento per la comunità cristiana, dove spesso il sacerdote passa solo 2
o 3 volte l’anno.
Alle 14 riprendiamo la strada… e arriviamo finalmente a
Bozoum, dove ci accoglie la bella veranda!
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