L’incrocio di Baoro
Baoro è una piccola città all’incrocio tra due strade: quella che unisce Bouar (e la frontiera con il Camerun) alla capitale, Bangui, e quella che da Bozoum (teoricamente, perché quella parte di strada è impraticabile) porta a Sud, a Carnot e Berberati (zone di foreste, diamanti e legname).
Proprio all’incrocio di Baoro è passato qualche giorno fa l’arcivescovo di Bangui, il Cardinale Dieudonné Nzapalainga, diretto a Berberati, dove visiterà le parrocchie le comunità, portando un messaggio forte di fede e di riconciliazione.
Percorrendo spesso queste strade, mi sono accorto che c’è un altro grosso problema di distruzione ambientale. Dato che il grosso del commercio transita da qui, molti ne approfittano per vendere lega e carbone. Purtroppo si tratta di grosse quantità, e non c’è nessun controllo sul taglio della legna e la conservazione dell’ambiente.
Forse anche perché le autorità, in queste settimane, sono piuttosto impegnate nelle campagne elettorali. Le elezioni si svolgeranno il 27 dicembre. Se tutto va bene. Perché proprio in questi giorni e in queste ore, c’è molta tensione nell’aria. In alcune città ci sono stati alcuni scontri, tra movimenti ribelli e militari. In molte altre è piuttosto la guerra dei “si dice”: molte voci di presenze di uomini armati, ma, fortunatamente, pochi riscontri sul terreno.
Sabato 12 dicembre, in pomeriggio, ho celebrato la Messa a Zoungbe, un piccolo villaggio a 38 km da Baoro. La comunità è ancora piccola, e celebro la Messa sotto una tettoia di paglia.
Ma la partecipazione è intensa.
Gesso artigianale Platre artisanal |
Messa a Zoungbe |
Legna e carbone Bois et charbon de bois |
Il Cardinale Nzapalainga e p.Stefano |
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