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venerdì 29 novembre 2019

La diocesi compie 40 anni (anzi, 41!)

 



La diocesi compie 40 anni (anzi, 41!)

Nel 1978 Paolo VI creava la diocesi di Bouar, in Centrafrica: una zona molto popolata, dove i missionari (francesi prima, poi italiani, e in seguito polacchi e altre nazionalità) hanno lavorato molto in questi anni.
Il primo vescovo, il cappuccino padre Armando Gianni, la guidò per i primi 38 anni, costruendo le basi (scuole dei catechisti, Cattedrale, Seminario) e seminando in profondità la Parola di Dio, sempre abbinata ad una grande attenzione ai bisogni della gente (specie nella sanità e nell’educazione).

Il secondo vescovo, ordinato nel febbraio dell’anno scorso, Mgr Mirek Gucwa, ha voluto sottolineare l’anniversario della diocesi per aiutare tutti, fedeli, sacerdoti, religiosi e religiose, a riprendere con forza e con gioia il cammino della chiesa che è in Bouar.

Aperto l’anno scorso a Bouar, il giubileo è stato chiuso qui a Bozoum, la prima Missione della diocesi (fondata nel 1927), da cui tutte le altre missioni sono nate.

E così Bozoum è stata per alcuni giorni, il centro della diocesi!

Venerdì 22 novembre i primi arrivi: il vescovo di Bouar, Mgr Mirek, alcuni sacerdoti e, in pomeriggio, Mgr Santiago de Wit Guzmán, il Nunzio Apostolico (l’Ambasciatore del Papa) con il suo segretario, don Natale Albino. E insieme arrivano anche le delegazioni di tutte le 12 parrocchie della diocesi: in casa, tra vescovi, frati, sacerdoti e religiose siamo una quarantina, mentre le persone arrivate da tutte le parrocchie sono oltre 270. Ma per tutti, in un modo o l’altro, c’è un posto per dormire, e qualcosa da mettere sotto i denti!

Ci siamo dati da fare, ma si sono dati da fare soprattutto le decine di volontari che si sono occupati delle delegazioni (cucina, accoglienza, liturgia, igiene, decorazioni, canti, dormitori…).

Venerdì pomeriggio iniziamo con la Via Crucis, un momento di riflessione e preghiera, che porta sulla cima del monte Binon parecchie centinaia di persone.

Sabato mattina il vescovo Mirek presiede la Messa, nella quale accogliamo 8 bambini con il sacramento del Battesimo. E per tutta la mattinata si susseguono le catechesi ed i momenti di preghiera.
In pomeriggio è il tempo delle Confessioni: siamo una ventina di sacerdoti, e molti fedeli si accostano alla Misericordia di Dio che perdona sempre.

C’è tempo, verso le 20, anche per una serata di canti, musiche e scenette, organizzata dai giovani della parrocchia.

Domenica mattina alle 8.30 inizia la grande celebrazione dell’Eucaristia. La chiesa è stracolma, e l’atmosfera vibra di canti, colori, preghiera e partecipazione. Sette coppie di sposi si uniscono in matrimonio oggi!

E alle 11.10 il vescovo Mirek conclude la celebrazione ricordando che non è la chiusura di un anniversario, ma una nuova tappa del cammino, e annunciando la consacrazione della diocesi e di ogni parrocchia a Gesù Bambino di Praga, il prossimo 6 gennaio 2020!

E allora: avanti tutta!


Il programma delle celebrazioni
Le programme des célébrations

Giacomo e fra Marco
Jacques et fr.Marco

Arrivo delle delegazioni
Arrivée des délégués

Venerdì: la via Crucis
Vendredi: le chemin de Croix



Sabato: i battesimi
Samedi: les baptèmes


Sabato: confessioni
Samedi: les confessions

Messa della domenica
Messe du dimanche

Offertorio
Offertoire


La danza delle religiose
La danse des réligieuses

giovedì 21 novembre 2019

Ciao, P.Nicola!





Ciao, P.Nicola!
In questi giorni se n’è andato un altro dei fondatori della nostra Missione, p.Nicola.
Preferisco lasciare la parola a p.Saverio, Provinciale, che ha scritto una breve nota biografica:
”Ieri, lunedì 18 novembre 2019, il Signore ha chiamato a sé l’anima di P. Nicolò. Era stato ricoverato solo il giorno prima nell’Ospedale di Voltri, e le sue condizioni si erano manifestate subito molto gravi, per insufficienza renale e problemi cardiaci.
P. Nicola di Gesù Maria (Francesco Ellena) era nato in provincia di Cuneo, a Rossana vicino a Saluzzo, il 3 novembre 1923, e aveva quindi da poco festeggiato i suoi 96 anni con la comunità di Arenzano, nella quale risiedeva.
Era entrato in noviziato al Monte Carmelo di Loano, e aveva fatto la sua prima professione l’8 settembre 1941. Dopo lo studentato a Genova aveva completato gli studi di Teologia a Roma, dove era stato ordinato sacerdote il 22 maggio 1948, insieme ad altri 5 religiosi della nostra Provincia: P. Angelico, P. Camillo, P. Ignazio, P. Leopoldo e P. Girolamo, che lo hanno preceduto nell'ingresso nella Gerusalemme celeste.
P. Nicola è stato un vero missionario teresiano, entusiasta di annunciare il Vangelo di Gesù Cristo a quanti ancora non lo conoscevano. Per questo motivo, quando ancora la nostra Provincia non aveva una propria missione, giovanissimo si era dato disponibile per partire e partecipare alla missione in Giappone, alla quale aveva dedicato le sue giovani forze per sette anni, dal 1951 al 1958.
Rientrato in Provincia, è stato conventuale per qualche tempo a Loano, poi è stato trasferito al Deserto di Varazze, e infine alla parrocchia di S. Pietro in Savona.
Ma il richiamo della missione era sempre ben vivo nel suo cuore, rendendolo subito pronto e disponibile a partire per fondare la missione che la nostra Provincia aveva deciso di aprire in Repubblica Centrafricana, nel 1971. A partire da quella data p. Nicola rimarrà più di 40 anni in terra africana, legando il suo nome soprattutto alla fondazione e al consolidamento della parrocchia di Bossentelé. Lunghi anni di attività pastorale semplice, umile ma costante, in collaborazione con le Suore Carmelitane di S. Teresa di Torino.
Alla soglia dei novant’anni rientra in Italia, ad Arenzano, non per riposarsi, ma per dedicarsi con lo stesso entusiasmo di sempre al ministero della Confessione, mai stanco nonostante l’età. E proprio mentre si trova in confessionale, nel marzo dello scorso anno, viene colpito da un’ischemia, che segna l’inizio di un lento ma inesorabile declino fisico, accudito con amore dai confratelli della comunità, fin all’ultimo momento. Il ricordo più vivido che ho di questi ultimi tempi è il suo atteggiamento durante la celebrazione eucaristica, alla quale partecipava con vera e profonda devozione.
I funerali saranno celebrati giovedì 21 novembre, alle ore 14, nel Santuario di Arenzano.
In Repubblica Centrafricana, dove mi trovo in visita, abbiamo accompagnato con la preghiera questi ultimi giorni, e p. Aurelio sta cercando di organizzare una messa di suffragio a Bossentelé, il prossimo 6 dicembre”.

Ciao p.Nicola! Vai in pace, dopo tanti anni di lavoro!












sabato 16 novembre 2019

Ritorno a casa





Ritorno a casa
Eccomi a Bozoum!
Dopo un mese in Italia, lunedì 11 novembre riprendo la strada per rientrare in Centrafrica. Sveglia alle 2 di notte, e partenza verso l’aeroporto di Torino, accompagnato da Marisa, mia sorella, e dall’amico Paolo.
Dopo i lunghi, affettuosi e commossi saluti, mi avvio all’imbarco. Alle 6.25 partiamo da Torino, e verso le 7.30 atterriamo a Roma. Da qui riparto, con un po’ di ritardo a causa della pioggia, verso le 11.30, e alle 18 italiane (alle 20 ora locale) arrivo a Nairobi, in Kenya. Passo la notte qui, per ripartire puntuale l’indomani, martedì mattina e, dopo altre 3 ore di volo, arrivo alle 8.40 a Bangui.
A Bangui ritrovo la nostra comunità, ma anche qualche amico in più: in questi giorni stanno arrivando alcuni padri da altri paesi dell’Africa francofona per una riunione. Si tratta di confratelli del Congo, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Camerun e Nigeria.
Mercoledì mattina partiamo verso Bouar, dove arriviamo in pomeriggio, dopo 450 km e una decina d’ore di strada.
Giovedì mattina inizia la riunione dei padri dell’Africa francofona, e dopo un saluto, li lascio per rientrare finalmente a Bozoum.
Ritrovo la comunità, le suore, bambini, insegnanti e tanta gente.
In questi giorni stiamo preparando un grande evento: la chiusura del giubileo dei 40 anni della diocesi di Bouar, che si terrà a Bozoum dal 21 al 24 novembre. Manca poco, e bisogna organizzare tutto per accogliere i delegati delle 12 parrocchie della diocesi.
Buon lavoro e bentornato a casa!


 asasa

Arrivo e accoglienza a St.Elie (Bouar)
Arrivée et accueil à St.Elie (Bouar)