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giovedì 7 marzo 2019

ceneri e Ceneri

 





ceneri e Ceneri
Tra fine gennaio e inizio febbraio 2019 i movimenti ribelli (14!), il governo centrafricano e la comunità internazionale si erano riuniti a Khartoum, in Sudan, per trovare un (ennesimo) accordo. In questi ultimi  5 anni gli Accordi (firmati solennemente, e solennemente ripudiati) sono stati almeno 8, e anche quest’ultimo rischia di fare la stessa fine.
Gli Accordi di Khartoum presentano una buona analisi della situazione, e dei problemi che hanno portato il Centrafrica al disastro: corruzione, centralizzazione, cattiva gestione e cattiva condivisione del potere… Ma l’applicazione di questo, e di molti punti (piuttosto confusi) è diventato da subito un problema. Gli Accordi prevedono un governo che includa anche i rappresentanti dei gruppi armati (perché????), e domenica è stato annunciato il nuovo governo. Ventuno dei trentasei ministri sono stati riconfermati (alla faccia della novità!), e i movimenti ribelli sono rappresentati, ma non abbastanza (secondo questi ultimi).
Già domenica alcuni gruppi si sono dissociati, e altri l’hanno fatto in seguito, esigendo dal Governo più posti e una nuova lista dei Ministri. E alcuni gruppi ne hanno approfittato per riprendere terreno (come al Nord, a Bocaranga, Ndim, Koui e Ngaundaye, dove ci sono stati anche dei morti, e il blocco dell’accesso agli organismi umanitari). Altrove, a Baboua, verso la frontiera con il Camerun, il gruppo ribelle FDPC (Front Démocratique du Peuple Centrafricain) ha bloccato la strada, e sequestrato alcuni viaggiatori (tra cui Fabrice, un alunno del nostro Liceo St Augustin, che frequenta l’Università a Bertoua in Camerun). Sono stati portati nella savana, derubati, e solo dopo 3 giorni, e grazie ad un intervento dei caschi blu della Minusca, sono stati liberati… Ecco il suo racconto:
"Per guadagnare un po’ di tempo, siamo partiti da Bouar domenica pomeriggio, per raggiungere la frontiera in serata. Peccato che, arrivati al villaggio di Zoukoumbo, il nostro pulmino è stato fermato da uomini armati del FDPC, che manifestavano contro il nuovo governo appena formato.
Dopo averci minacciato, i ribelli ci hanno spogliato di ogni oggetto di valore e dei soldi (circa 15 mila euro).
Eravamo in 25, e siamo rimasti loro prigionieri per 2 giorni e 2 notti, in condizioni molto brutte.
Non sono stati molto brutali (a parte un commerciante che si lamentava dei soldi rubati, che è stato messo a parte e non l’abbiamo più rivisto!).
Siamo stati finalmente liberati il martedì mattina, con la mediazione fatta dalla MINUSCA e dalle autorità”.

Vedremo nei prossimi giorni come andrà!
Qui, come in tutto il mondo cattolico, mercoledì abbiamo iniziato il cammino della Quaresima, un periodo di 40 giorni di preparazione alla Pasqua. Un tempo nato per la preparazione dei candidati al Battesimo (i catecumeni), che a Pasqua ricevevano il Sacramento. Qui siamo benedetti e fortunati, perché ogni anno, a Pasqua, abbiamo la grazia di celebrare i Battesimi di ragazzi, ragazze, giovani e adulti.
Un tempo di impegno, che nasce dalla certezza e dalla gioia di saperci amati da Dio in modo unico e infinito.
Mercoledì siamo saliti su una collina (chiamata con un po’ di presunzione “Monte Binon”), dove abbiamo celebrato l’Eucarestia e imposto le ceneri (segno e simbolo della conversione).Molti si sono fermati sul monte per tutta la giornata, in preghiera e meditazione.
Ed oggi, giovedì, riprendiamo la scuola, con la “Settimana Culturale”: un paio di giorni di manifestazioni culturali per i nostri alunni del Liceo St Augustin, con gare, sketch, canti e danze.
E auguri a tutte le donne!


Lavori sul tetto della Chiesa di Bozoum
POse des toles sur l'église de Bozoum

La vecchia scuola di Dayanga
la vieille école de Dayanga


Cappella e nuova scuola (in costruzione) a Dayanga
La chapelle et la nouvelle école (en construction) à Dayanga



Salita al Monte Binon
Montée au Mont Binon

 


Attività culturali al St Augustin
Journées culturelles à St Augustin

















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