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sabato 22 giugno 2013

Qualche soddisfazione…





Qualche soddisfazione…
Ogni tanto, quando la Vita offre qualche soddisfazione, è bello coglierla con gioia e riconoscenza…
Domenica scorsa abbiamo festeggiato la chiusura delle attività annuali del Centro per Orfani Arc en Ciel (Arcobaleno). Dopo la parte sportiva, con le partite a pallone e le corse, nel pomeriggio i bambini e le bambine del Centro hanno presentato a zii e nonni e amici qualche scenetta e qualche danza, insieme ai lavoretti manuali che fanno durante l’anno per imparare un’attività (reti, stuoie, cestini, disegni, statuine d’argilla, braccialetti, cappelli in paglia ecc..).
Particolare interessante: le scenette presentavano una giornata in tribunale, con 3 casi interessanti: un marito che beve, un papà che non manda i bambini a scuola, una vedova che viene cacciata via di casa dalla famiglia del defunto. Ridendo e scherzando, un’occasione per insegnare alcuni valori e come reagire di fronte ai soprusi. Piccole soddisfazioni!
Il Centro Orfani Arc En Ciel accoglie quasi 200 bambini che hanno perso i genitori, e che sono accolti dagli zii o dai nonni, come spesso succede nella grande famiglia africana. I nonni hanno poche forze e ancora meno mezzi: gli zii hanno già i loro bambini; e allora il Centro integra la famiglia con un’accoglienza giornaliera. Al mattino i bambini vanno nelle varie scuole (ed un animatore passa regolarmente per seguirli), alle 12 vengono al centro per il pranzo, preparato da 2 équipe di mamme che si alternano. Seguono poi nel pomeriggio attività educative, studio, sport e attività manuali per insegnare loro un mestiere. Nel frattempo chi ha problemi di salute viene seguito dalla suora, e alle 5 di sera tutti a casa!

Lunedì vado da Hyppolite, un ragazzo di 16 anni che è rimasto paralizzato dalla vita in giù. Alcuni amici di Praga (dell'associazione SIRIRI)  sono qui in visita: Ludmila accompagna Kweta e Martin, due giovani che stanno preparando un documentario sulle attività dei cechi in Centrafrica. Portiamo ad Hyppolite una nuova sedia a rotelle, che lo aiuterà ad aumentare la sua indipendenza. è felicissimo: la prova subito, e se la cava molto bene. Stiamo facendo le pratiche per poterlo portare in Italia per qualche mese per fare esami approfonditi e farlo curare…


Le scuole statali, riaperte finalmente il 3 giugno, continuano a funzionare, ed il numero degli alunni continua a crescere: 140 la prima settimana, 1.699 la seconda, e 2.499 la terza (ne manca sempre uno per fare cifra tonda!!!!! la settimana prossima ci vado io!). Piccole soddisfazioni!
Giovedì Consiglio dei Professori del nostro Liceo St.Augustin, e oggi, sabato 22 giugno, consegna delle pagelle. Un premio al primo di ogni classe, la proposta di uno stage di lavoro per i più grandi durante le vacanze, e arrivederci a settembre!
Giovedì pomeriggio accompagno gli amici di Praga Ludmila, Kweta e Martin al Centro Risicolo. è il momento della semina, e raccolgo qualche bella soddisfazione. Da 3 anni stiamo insegnando una tecnica nuova, che arriva dal Madagascar. Con questa innovazione, alcuni sono passati da 2 tonnellate di riso per ettaro a 11 tonnellate (la media in Italia, con macchine ecc, è di 5,6 tonnellate/ettaro…).
Il bello è che Nestor, un giovane che da anni coltiva il riso, mi portava a vedere tutto soddisfatto il lavoro che sta facendo, usando questa nuova tecnica. Ed esprimeva quasi disprezzo per chi usava ancora la vecchia tecnica, che richiede altrettanto lavoro, con risultati molto mediocri… Piccole soddisfazioni!


Tra le altre cose, Nestor mi dice che la presenza dei ribelli in città… li ha piuttosto aiutati a concentrarsi ed aumentare il lavoro nei campi! Non tutto il male viene per nuocere!

Sul fronte ribelli… poche novità!
Giovedì  mattina ero alla nostra scuola, il Liceo St.Augustin. Stavamo iniziando il Consiglio dei Professori per la fine dell’anno scolastico, quando arrivano due persone armate, in moto. Esco. Erano il capo dei ribelli con un altro tirapiedi!
Li saluto, e gentilmente (più o meno) gli dico di uscire dal cortile: niente armi a scuola…
Brontolando un po’ escono, poi il capo mi dice: è un po’ che non ti vediamo… volevo salutarti!
Io, commosso (!?!?!) lo ringrazio, e poi mi dice se ho un block-notes da dargli.
Gli dico che lo cercherò e glielo porterò… (chissà a cosa gli serve… come carta per le sigarette è un po’ spessa!).
Venerdì mattina scendo in città, e vedo 2 ribelli in moto. Li chiamo, e gli do il block-notes. Gli dico di darlo al capo… e per sicurezza ci scrivo il mio n° di telefono dicendo di dire al capo di chiamarmi quando lo riceve… perché non mi fido di loro.
Uno dei due dice: come, non ti fidi? e mi spiega che l’altro sulla moto è il segretario (!?!?!?).
Al che gli chiedo se sa scrivere… e il “segretario” mi dice di sì…
Sarà vero?
Avanti tutta !






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