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lunedì 8 dicembre 2025

Pellegrini

 

 

 

Pellegrini

8 dicembre 2025

 

Sto scoprendo qualcosa di nuovo, ancora una volta. A Bangassou, oltre al caffè, da qualche anno si produce anche il cacao! Come per il caffè, stiamo vedendo la possibilità di rilanciare questa coltivazione, e permettere a tante famiglie di avere una possibilità di riscatto!

Approfittando di una giornata un po' tranquilla, vado fino a Gambo, una parrocchia sulla strada che porta alla capitale, Bangui. La strada è molto brutta, ma la diminuzione delle piogge permette il passaggio, pur con qualche difficoltà.

A Gambo porto i falegnami ed i pezzi per montare i banchi di scuola, che vari amici, da Roma, da Acqui e da altre zone hanno contribuito a far costruire.

In questo periodo inizia l'Avvento, il tempo di preparazione al Natale. E il venerdì 28 novembre ci ritroviamo per un pomeriggio di meditazione e preghiera con i sacerdoti e le suore della città.

L'inizio di dicembre è segnato dalla festa dell'Immacolata Concezione di Maria. E da un bel pellegrinaggio diocesano, che prepariamo da varie settimane, nella parrocchia di Niakari.

Venerdì mattina parto insieme ai seminaristi, a piedi. Sono 15 km, e c'è molto caldo. Facciamo una buona parte del pellegrinaggio pregando il Rosario, mentre incrociamo (e sorpassiamo) decine di adulti dei vari Movimenti, che camminano verso Niakari.

Qui arriviamo dopo circa 3 ore, sudati e affaticati, ma contenti!

Piano piano arrivano tutti i pellegrini, che alla fine saranno quasi un migliaio!

Durante questi giorni ci sono catechesi, momenti di preghiera, e incontri per fasce di età, per riflettere sul ruolo di Maria, che leggiamo attraverso la sua presenza alle nozze di Cana. E Cana è il tema dell'anno pastorale: qui Gesù fa il suo primo miracolo, proprio a una festa di nozze. E nella lettera pastorale che abbiamo scritto per questo Avvento, abbiamo voluto scoprire come ogni cosa, toccata da Dio, si trasformi in buon vino.

In teoria siamo in stagione secca… ma la notte tra il 7 e l'8 dicembre ci riserva un bel temporale, che rinfresca a meraviglia!

Oggi, 8 dicembre, celebriamo una bella Messa alle 7.30.

E poi, la benedizione dei bastoni dei pellegrini, con i quali riparto verso le 11. C'è un caldo terribile, ma prima delle 14 arrivo a casa, a Bangassou.

 

Cacao di Bangassou

 

 

La strada verso Bangui
La route pour Bangui
El camino a Bangui

 

 

I banchi di scuola per Gambo
Les table-bancs pour Gambo
Pupitres escolares para Gambo

 

Partenza per Niakari
Depart pour Niakari
Salida hacia Niakari

 

Il lavoro per gruppi
Le travail en carrefour
Trabajo en grupo

 













I bambini del Centro Orfani
Les enfants du Centre des Orphelins
Los niños del Centro de Huérfanos


giovedì 27 novembre 2025

Calendario 2026

 

 

 

Per sostenere i progetti per Bangassou, per restare in comunione, e per vedere qualcosa di bello ogni mese, l'Associazione Amici di Padre Aurelio Gazzera ha preparato un gran bel calendario!

Eccolo qui.

 

Potete richiederlo a Marisa (+39 347 886 0120 whatsapp)

Associazione Amici di Padre Aurelio Gazzera

Via Cittadella 9a 12100 Cuneo.

Codice fiscale 96106280041

L'iban è il seguente: IT47X0843910200000060000613

Banca di Caraglio filiale di Madonna dell'Olmo Cuneo

Intestazione conto corrente

Associazione Amici di Padre Aurelio Gazzera odv

La quota associativa è di euro 20 annuale...potete versarla anche in contanti oppure Satispay

GRAZIE

Visita Il sito

www.padreaureliogazzera.it















 

 

 

 

martedì 25 novembre 2025

Zemio e Rafai


 

Zemio e Rafai

24 novembre 2025

 

Rientrato a Bangassou giovedì 13 novembre, il giorno dopo sono partito per l'Est della diocesi.

Qui le strade sono particolarmente brutte… Da Bangassou a Rafai (150 km) ci vogliono 6 ore. Ed è il pezzo più bello!

Sabato partiamo presto, verso le 5.30. Ma la strada è molto peggiorata da quando ero venuto a Pasqua. Rimaniamo bloccati più volte nel fango, e per coprire i 150 km fino a Zemio ci vogliono 9 ore (e 10 al ritorno!).

Avvicinandoci a Zemio, notiamo molti villaggi abbandonati, con una o 2 famiglie: da maggio questa è zona di guerra, tra il gruppo Azande Ani Kpi Gbe, l'esercito ed i mercenari russi. E a farne le spese è la popolazione. Come sempre!

Arriviamo alle 14.30 a Zemio. Un boccone, una doccia, e via all'incontro con i cresimandi: sono 45 tra ragazzi e ragazze.

Domenica 16 celebriamo le Cresime durante una bella Messa.

E subito dopo, riunione con le autorità civili e militari della città. Qui c'è ancora molta paura e tensione (e ogni sera si sentono degli spari).

Cerco di capire come è la situazione. Da maggio, decine di migliaia di persone sono fuggite in Congo (basta attraversare il fiume). Attualmente sono circa i 30.000 rifugiati.

Hanno paura di rientrare a Rafai: paura di essere arrestati dai mercenari russi, che non vanno troppo per il sottile, o di rimanere coinvolti in qualche attacco.

La situazione più grave è nelle scuole: nel liceo pubblico l'anno scorso c'erano 992 alunni, e ora sono solamente 73! E lo stesso vale per le altre scuole!

Domenica pomeriggio faccio un giro nei quartieri di Zemio: molte case sono vuote, disabitate da mesi. La radio locale è stata saccheggiata, e non funziona più.

Lunedì ho in programma di andare a celebrare la Messa a Zapay, il campo profughi a 5 km da Zemio, In Congo. Il giorno prima ci avevano assicurato che avrei potuto andarci, ma poi il permesso per entrare si perde, tra scuse varie. Paura che un vescovo veda e parli, denunciando il fatto che decine di migliaia di rifugiati sono bloccati a pochi chilometri dalle proprie case. Anche qui, temo che gli interessi economici prevalgano su tutto!

In pomeriggio vado a Koumboli, un villaggio a 6 km da Zemio: qui in maggio si sono svolti i combattimenti più duri, e quasi tutte le case sono state bruciate.

Martedì riesco ad incontrare alcuni delegati dei rifugiati, che hanno attraversato discretamente il fiume.

Discutiamo, e cerchiamo di incoraggiarli a rientrare in Centrafrica.

Fra qualche settimana, grazie al finanziamento dell'Ambasciata della Repubblica Ceca, metteremo a disposizione di chi torna riso, zucchero, sale, olio, caffè, sapone, quaderni e bic.

La popolazione è prigioniera, tra i ribelli, l'esercito, i russi e certe autorità…

Mercoledì 19 partiamo verso le 7 da Zemio, e arriviamo alle 17 a Rafai.

In questi giorni si sono radunate qui le corali di molte delle parrocchie della diocesi. Alcuni hanno fatto più di 150 km a piedi!

I coristi sono oltre 800. Ci sono momenti di incontro, di preghiera e di formazione. E molti molti canti, a volte fino a notte inoltrata!

E' il momento del loro Giubileo, che prepariamo con un lungo pomeriggio di confessioni, e un pellegrinaggio che domenica ci porta all'entrata della chiesa.

Celebriamo la Messa, solenne, molto ben cantata, nella festa di Cristo Re. E durante la Messa il nuovo parroco, p.Marcel Lifaki, francescano, inizia il ministero di parroco.

Lunedì mattina partiamo: perdiamo 2 ore al bac (il traghetto) per attraversare il fiume, e alle 9 siamo a Mbiro, dove benedico la nuova cappella.

E verso le 12 partiamo per Bangassou, dove arriviamo in serata.

Stanchi, ma contenti!

 

 

 

 

 

 

 

Zemio

 

 

 

 

La scuola di Zemio
L?école de Zemio
La escuela de Zemio
 

 



Koumboli


Rafai





Mbiro
La nueva capilla de Mbiro