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venerdì 28 luglio 2017

Stare e andare





Stare e andare
Forse non tutti sanno che noi frati abbiamo una specie di “scadenza” ogni tre anni. Nel mese di maggio abbiamo celebrato il “Capitolo Provinciale”, nel quale una ventina di Padri, tra superiori e rappresentanti di tutte le comunità riflette sul passato e traccia il cammino per il futuro del nostro vivere carmelitano.
Nel Capitolo viene eletto il Provinciale e quattro consiglieri. Sono loro che prenderanno, per tutto il triennio, le decisioni più importanti. E ogni tre anni tutte le responsabilità “scadono” e bisogna verificare se cambiare la persona che se ne occupa, o riconfermarla. A volte ci sono poi bisogni più urgenti altrove, e ciascuno di noi si rende disponibile, con la coscienza che ovunque siamo inviati, è il posto nel quale Dio ci chiama a vivere e operare. E quindi, con Lui alle spalle, tutto andrà bene.
Proprio in questi giorni sono arrivate le decisioni anche per la nostra Missione di Bozoum.
Suspense…
Ebbene, resto a Bozoum anche il prossimo triennio.
Fra qualche settimana arriverà p.Matteo Pesce, che era a Bangui, e che sostituirà p.Enrico Redaelli, che dopo 3 anni lascia Bozoum per andare come superiore e maestro dei novizi a Bouar, nel convento di St.Elia.
Ci mancherà (anche se non sarà lontanissimo), per la sua presenza e simpatia, per il suo lavoro apostolico e l’amore per la preghiera, per il lavoro con i giovani ed i ragazzi. E anche per il suo tifo per il Milan…
Io resto a Bozoum, ma chiedo una preghiera per poter continuare a lavorare per la parrocchia e per la gente tutta. Che il Signore continui a tenermi in “agitazione”, per cercare sempre nuovi modi per aiutare a credere e ad amare.
In questi giorni l’insicurezza continua. Spesso ci sono spari, e da lunedì ci sono decine di antibalaka armati. Per fortuna si tratta piuttosto di regolamenti di conti, ma è preoccupante questo movimento di gente armata, senza nessuna reazione da parte dell’amministrazione.
La stagione delle piogge continua. Mercoledì sono partito da Bozoum, direzione Bouar, ma a 30 km ho dovuto interrompere il viaggio, perché un camion era rimasto impantanato, bloccando così il passaggio.
Dietrofront, e rientro a Bozoum. Dove la formazione su contabilità e gestione volge al termine per la trentina di partecipanti. E dove, mercoledì scorso, ci sono state le prove per il secondo tentativo di quanti sono dichiarati ammissibili alla Maturità. Per questa prova, dove correzioni e voti sono concentrati a Bangui, sono emersi molti errori: molti avevano zero in ginnastica (le cui prove sono fatte qui a Bozoum, ed i risultati erano stati inviati alla capitale, ma sono stati inseriti male nelle medie). Da cui, molti dubbi su molti risultati…



p.Enrico






venerdì 21 luglio 2017

Costruire nonostante






Costruire nonostante
Mentre il paese continua la sua lunga crisi, e mentre Governo, Comunità Internazionale, Caschi Blu, (alcune) ONG e (alcune) Comunità sembrano fare a gare per far durare l’instabilità e fare il meno possibile, cerchiamo di brontolare meno e di lavorare di più!
Questa settimana, qui a Bozoum, abbiamo avuto tre avvenimenti belli, tre “buone” notizie.
Sabato la nostra Cassa di Risparmio e Credito di Bozoum (CEC Bozoum)  ha festeggiato 10 anni di vita. Un’iniziativa cominciata in sordina, e adesso forte di quasi 2.000 membri risparmiatori. Ed hanno deciso di festeggiare l’avvenimento con una bella iniziativa: il dono di 25 materassi all’Ospedale di Bozoum.
È bello che abbiamo pensato alla città, è bello che abbiano pensato ad un gesto concreto, è bello che il dono sia frutto dei risparmi e del lavoro della Cassa, e non il solito aiuto dall’esterno.
Lunedì’ mattina altra “bella” notizia: l’inizio di 2 settimane di formazione sulla Contabilità e la Gestione, per gli alunni che hanno finito il nostro Liceo e per una decina di persone che lavorano nell’Amministrazione dell’Ospedale e di altri Enti.
E martedì sera, altra “bella” notizia: la pubblicazione dei risultati dell’esame di Maturità. Purtroppo i risultati su tutto il Centrafrica sono piuttosto catastrofici. Su 16.180 candidati, solo 929 sono stati promossi (il 5,74%). Ci sono poi gli « Admissibles » : studenti che possono riprendere una o due materie insufficienti (se ottengono la sufficienza, saranno promossi).
Il nostro Lycée St.Augustin quest’anno presenta 17 candidati : di questi, 8 sono stati promossi, 8 sono « admissibles » e uno solo è bocciato.
È un ottimo risultato!
E sono altre pietre nella costruzione del Centrafrica.






Formazione Contabilità - Gestione
Formation Comptabilità - Gestion


Ritorno degli Scout
Retour des Scouts

Gli alunni del nostro Liceo St Augustin




venerdì 14 luglio 2017

Viaggi e persone



Una sfida all'ortografia. NE CHERCHE PAS A SAVOIR
Vive l'orthographe: NE CHERCHE  PAS A SAVOIR




Viaggi e persone
Venerdì 7luglio partiamo da Bouar, direzione Yaounde, la capitale del Camerun. Ci sono un po’ più di 700 km di strada, e di mezzo c’è l’incognita della frontiera, per cui ce la prendiamo con calma. Siamo io, p.Saverio, p.Cyriaque, fr.Louis Blaise e la suor Christine, che lascia Bozoum per rientrare in Congo.
Il passaggio della frontiera riusciamo a farlo facilmente, anche se comunque, tra scrivere e trascrivere e timbrare, ci vuole una buona ora e mezza. Dopo una breve sosta a Garoua Boulay proseguiamo per Bertoua, dove passiamo la notte.
Viaggiare è sempre un’incognita! Ci sono molti camion, alcuni con scritte interessanti, e guardare panorami e gente è sempre interessante.
Sabato mattina partiamo alle 5.30, e verso le 10 siamo a Yaounde. Qui i Carmelitani hanno due comunità. Ci fermiamo un momento nella parrocchia di Nkoabang, all’entrata della città, e poi proseguiamo verso il convento di Nkolbisson. Come al solito in città c’è molto traffico, e ci vuole quasi un’ora per attraversarla.
In pomeriggio e domenica ci incontriamo con i padri di qui. Ci sono anche due padri della nostra Provincia (p.Domenico Rossi e p.Marco Gazzoli).
Domenica pomeriggio porto p.Saverio all’aeroporto di Yaounde, da dove parte per rientrare in Italia.
Lunedì mattina sono andato dalle Monache Carmelitane per celebrare la Messa, ma anche per dare qualche consiglio sul loro forno a legna!
In pomeriggio e p.Cyriaque iniziamo il viaggio di ritorno. Passiamo la notte a Bertoua, e martedì mattina partiamo presto, e alle 11.30 siamo già a Bouar. Io proseguo il mio viaggio ed arrivo a Bozoum in serata.
In questi giorni qui a Bozoum ricominciano a circolare voci di un attacco da parte della Seleka, che è ad un centinaio di kilometri. Molti commercianti sono scappati, e noi cerchiamo di tranquillizzare la gente, anche con azioni semplici, come l’andare al mercato a comprare qualche pomodoro…
Speriamo!












giovedì 6 luglio 2017

Contromano





Contromano
Arrivati venerdì pomeriggio a Bozoum, sabato e domenica li passiamo in casa, con p.Saverio, il nuovo Provinciale.
Domenica mattina celebriamo l’Eucarestia solenne, con p.Enrico e p.Saverio. Dopo la Messa il Centro di Promozione Femminile “Cana” presenta i lavori fatti dalle ragazze e dalle donne durante questo anno scolastico. Il Centro, sostenuto dagli amici di Siriri.org di Praga, permette ad una quarantina di donne di seguire dei corsi (nell’arco di 3 anni) di puericultura, cucito, ricamo, economia famigliare, cucina…
In pomeriggio parto con p.Saverio per Bouar e poi Baoro, dove arriviamo verso le 18,  dopo 180 km circa. Nella giornata di lunedì il Provinciale incontra i padri della comunità, mentre io nel frattempo mi dedico a rubinetteria e simili, per rendere operativa la nuova cucina della comunità, che inauguriamo con un bel piatto di tagliatelle fatte in casa.
In pomeriggio partiamo per Bouar, per visitare la comunità di Sant’Elia. Mentre partiamo, mi chiamano da Bozoum, dove giungono voci di un attacco imminente da parte della Seleka, un gruppo armato che imperversa in gran parte del paese. Mentre seguo la situazione, cerco in ogni modo di informare i Caschi Blu e quanti possono fare qualcosa. Mentre si aspetta l’evoluzione della situazione, provvediamo a far partire le Suore congolesi, per toglierle dal pericolo. L’indomani mattina io e p.Norberto partiamo alle 4.30, per rientrare a Bozoum. Non ce la sentiamo di lasciare p.Enrico solo, e non vogliamo abbandonare la gente di Bozoum. Arriviamo alle 7.30, e per fortuna gli uomini armati della Seleka sembra che si siano dispersi a una cinquantina di km, e per ora l’attacco è evitato.
Verso le 10 scendo in città, anche perché la gente veda che ci siamo e riacquisti fiducia. Alle 13 sentiamo alcuni spari. Non sono i criminali della Seleka, ma gli antibalaka (giovani della città  e dintorni): hanno attaccato la Polizia ed si sono fatti dare le armi…
Mercoledì, visto che la situazione sembra stabile, riparto con p.Enrico per Bouar, perché in pomeriggio ed il giorno seguente abbiamo delle riunioni con gli altri padri della delegazione. Sono momenti forti e belli di discussione, riflessione e condivisione del cammino che il Carmelo sta facendo in Centrafrica.
Domani mattina, venerdì 7 luglio, partiamo con il Provinciale per Yaounde, in Camerun, per concludere la sua visita.






Baoro