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sabato 2 aprile 2016

Greetings from India, 1




I nuovi battezzati di Pasqua
les nouveaux baptisés de Paques

Corale di Bozoum


Greetings from India, 1
Qui sono le 8 di mattina, ma in Centrafrica e in Europa sono solo le 2.30 di notte! “Qui” è il Sud dell’India, il Kerala, una regione bellissima che costeggia il mare, e dove è nata e dove ha la sede principale la congregazione CMC (Congregation of the Mother of the Carmel), la prima congregazione indiana, fondata 150 anni fa da San Cyriacos Chavara (anche lui, primo santo indiano) e dal p.Leopoldo Beccaro, un carmelitano che in seguito, rientrato in Italia, fondò il Convento di Arenzano.
Sono qui insieme a p.Mesmin (il superiore del Carmel di Bangui)  per visitare le suore indiane con le quali lavoriamo da anni in Centrafrica, nel seminario della Yolé.
Io sono sceso a Bangui il lunedi (Pasquetta) dopo una bellissima celebrazione di Pasqua. Nella veglia del Sabato Santo abbiamo battezzato 22 bambini piccoli.
Il martedì partiamo da Bangui con circa un’ora di ritardo. La città si sta preparando alla celebrazione dell’inizio del mandato del nuovo presidente, e quindi ci sono delegazioni in arrivo da altri paesi. Nonostante il ritardo, a Nairobi riusciamo a prendere il volo per Bombay (Mumbay), dove arriviamo alle 5.30 del mattino (anche se per noi, in realtà, sarebbe mezzanotte…). Grande aeroporto, molto bello. Riusciamo a passare il filtro dell’Immigrazione (dove il nostro visto, rilasciato in Congo dall’Ambasciata indiana sembra suscitare qualche perplessità…), a recuperare la valigia, a imbarcarla sul prossimo volo e a partire. Alle 11.30 siamo finalmente a Cochin, la capitale del Kerala, nel Sud dell’India.
Qui troviamo suor Anil (che ha lavorato molti anni a Bouar) e la Madre provinciale, che ci accompagnano ad Angamaly, dove siamo accolti con tanto di collana e di fiori dalla comunità.
Una doccia, un pranzo veloce, e partiamo subito per il Nord con suor Catherine (che lavora in Italia ad Arenzano) e suor Payton (che ha lavorato in Centrafrica per più di 24 anni!). È un viaggio di quasi 7 ore, su strade molto trafficate, dove, ho l’impressione, consumiamo più di clacson che di carburante!!! È un continuo sorpassare, con guida a sinistra, e un continuo suonare per farsi strada.
Sulla strada ammiriamo il panorama, e superiamo molti… elefanti! Oggi è una festa indù, e ci sono molte processioni con questi magnifici animali ben bardati.
Alle 21.30 arriviamo a Nadavayal, un paese sulle montagne, dove la temperatura è decisamente migliore. Qui siamo accolti (ancora con collane, canti e fiori) dalla comunità di sr Catherine. Dopo cena, andiamo finalmente a riposare.
Il giorno dopo  visitiamo un convento, una casa per orfani ed una grande scuola. In pomeriggio il cognato di sr Catherine viene a prenderci, e ci accompagna a visitare una grotta, dove ci sono incisioni dell’età del bronzo. Ed in seguito andiamo in casa prima della sorella, e poi in quella dei genitori di sr Catherine, dove troviamo tutta la sua famiglia. Anche qui, grande accoglienza! Famiglie belle, molto unite, e con grande voglia di crescere (moti figli sono all’estero a lavorare, tra Kenya, Stati Uniti, Dubai…). Molta, molta fede (il Kerala è lo stato dove vivono più cristiani) e molto calore umano: dove non arriva la lingua (qui si parla Malayalam, e un po’ d’inglese) si supplisce con i sorrisi, che non hanno bisogno di interpreti! E cibo molto buono, con gusti speziati e interessanti. E ad ogni sosta… si mangia qualcosa!
Il venerdì, dopo altre visite, riprendiamo il viaggio per scendere a Thiruvampady, dove ci porta una strada di montagna (9 grandi tornanti che ci fanno superare un dislivello di quasi 1000 mt). Ma questa è un’altra puntata… sulla quale vi aggiornerò appena possibile!

Mumbay (Bombay) airport




Piantagione di cocco
Plantation de cocotiers



"Infant Jesus School"

la biblioteca della scuola "Infant jesus"


salendo verso le grotte


Piantagioni di thé
Plantations de thé

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