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venerdì 25 marzo 2016

Settimana Santa






Settimana Santa
La liturgia ci accompagna verso il Mistero di Pasqua: la passione, la morte e la Risurrezione di Gesù.
La Settimana Santa si apre con la Domenica delle Palme. Qui a Bozoum ci troviamo verso le 8 davanti alla scuola “Isidore Bakanjia”: tantissima gente, con delle belle palme (molte intrecciate): c’è aria di festa, come 2.000 anni fa a Gerusalemme, quando la gente accolse Gesù con gioia.
Dopo la lettura del Vangelo e la benedizione delle palme, entriamo in processione (più o meno ordinata…) in chiesa. Qui la Messa prosegue normalmente, con la lettura del lungo Vangelo del Passio.
Martedì… si riparte! In primo pomeriggio sono a Bouar. Mentre sono nel nostro seminario della Yolé, arriva il Nunzio Apostolico. È praticamente l’ambasciatore della Santa Sede, e dato che il nostro vescovo è in Italia per motivi di salute, è lui che presiederà la Messa Crismale.
Al suo arrivo, canti e presentazioni, e poi passiamo un momento in cappella, dove incontra i ragazzi ed i giovani del nostro Seminario. Lui parla molto dell’avvenimento eccezionale della Visita del Papa in Centrafrica, il 29 e 30 novembre. Ma poi si interrompe, e chiede ai giovani che sono stati a Bangui per quell’occasione, di condividere quello che hanno vissuto. Ed i giovani hanno espresso pensieri profondi e molto belli. Ha chiuso la serie delle testimonianze Léonce, che è riuscito a farsi confessare dal Papa (il sesto di cinque penitenti…).
Mercoledì mattina alle 8 siamo in Cattedrale per la Messa crismale: è la Messa che riunisce i sacerdoti della diocesi nella memoria del Sacerdozio. Durante la celebrazione i sacerdoti rinnovano le promesse sacerdotali, e poi il Vescovo benedice gli olii che saranno usati per la celebrazione dei sacramenti.
Dopo il pranzo insieme, parto subito per rientrare a Bozoum, dove arrivo alle 19.30.
Giovedì mattina incontro i catecumeni, per un momento di preghiera e di riflessione, mentre nel pomeriggio celebro la Messa “in coena Domini” (dell’Ultima Cena), nella quale facciamo memoria del sacerdozio, dell’Eucarestia, e del comandamento della Carità (come Gesù in quell’ultima cena lavo i piedi a dodici persone, scelte tra i poveri della parrocchia).
Venerdì è giorno di silenzio e di preghiera. In mattinata incontro ragazzi, ragazze, giovani ed adulti che verso il 10 aprile dovranno ricevere il sacramento della Cresima. In pomeriggio invece siamo in chiesa per la celebrazione della Passione di Gesù.
Ci avviciniamo alla Pasqua, preceduta dal Sabato. Un giorno di attesa, ma nel quale siamo già sicuri che Lui vincerà!
E finisco condividendo con voi gli auguri da Pasqua, seguiti da una bella “preghiera del Buon Ladrone”:
Buona Pasqua da Bozoum!
In questi giorni “normali” succede qualcosa di eccezionale: Gesù soffre, è tradito, e muore per noi!
Prego e chiedo a tutti voi di aiutarmi e di aiutarci a non “abituarci” mai a Dio, di non accontentarci solo di qualche momento e di qualche pensiero, ma di vivere nella Memoria di quel gesto d’amore infinito che è la vita tutta di Gesù.
Prego e chiedo a tutti voi di aiutarmi e di aiutarci a non “abituarci” mai al dolore e alla sofferenza degli altri, ma di saper stare vicino, magari senza troppe parole, ma con tutto l’amore possibile e impossibile!
Buona Pasqua!
p.Aurelio

“Il momento peggiore arriva quando ti sospendono inchiodandoti a un albero morto
Segue un tonfo accecante quando lo lasciano cadere nella terra
Qualcuno dice che c’è come un black-out
Lo saprò presto
Gli alberi dovrebbero essere luoghi del canto

Ora mi stanno sollevando
I soldati stanno tirando le corde
Io mi alzo andando incontro alla mia morte
Poi è come se fosse un vuoto totale…

Quando riprendo i sensi non si sente alcun canto
Le mie ossa urlano di dolore
Cani abbaiano – ma non ci sono ladri in giro
Noi stiamo lontano da Gerusalemme in giorni come questi

L’uomo che mi sta accanto parla di tanto in tanto
Ha sete
Grida a suo padre in cielo
Chiede perdono per quelli che gli stanno attorno
La notte scorsa nelle celle c’era qualcuno che diceva che potrebbe essere un re
Mi sento spinto a parlargli
Dico “Ricordati di me quando arriverai nel tuo regno”
Con voce chiara risponde “Tu sarai là prima che il sole tramonti”
Ammutolisco davanti a tale promessa
Le sue parole mi tolgono l’ultima paura
Prima che cada la notte sarò molto lontano da questa malvagia collina con i suoi demoni
Comincio a sentirmi come un uccello che sta per essere liberato in un cielo senza fine

La mia forza mi sta lentamente abbandonando…
Sotto di noi c’è un gruppo di donne pazienti
Ce n’è una che continua a ripetere “Non dimenticate mai quello che mio figlio ha promesso”
Talvolta parla come se stesse pregando – “I nostri padri hanno confidato in Dio e
Egli li ha liberati”
Quanto è semplice la fede delle donne
Mia madre è morta molti anni fa
Ora ne ho un altra – O Signora dal Manto Blu proteggimi e prenditi cura di me

Sta diventando sempre più difficile respirare
La lingua mi si incolla nella mia bocca secca…

Ieri nessuno è venuto alla prigione
Nessuno si è interessato
E invece quest’uomo che mi sta accanto si interessa
Mi piacerebbe inginocchiarmi ai suoi piedi
Ma non posso muovermi

Sono le tre e il sole ha lasciato il cielo
L’oscurità è dovunque

Poi all’improvviso mi rendo conto che non sono più inchiodato a un albero morto
Devo solo stendere le mie mani e qualcuno le afferra”

Neville Braybrooke, The good thief speaks (1997)












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