La "Conférence": grande raduno dei villaggi a Bayanga Didi
Le comunità cristiane dei villaggi sono, in genere, molto povere (come i villaggi stessi, d'altronde!). Una delle preoccupazioni dei missionari è proprio quella di aiutare le piccole chiese di villaggio a gestirsi, e ad avere un minimo di mezzi che permetta loro di vivere, di aiutare i poveri, di sostenere il catechista che le guida.
Ma è molto difficile, specie in queste zone dove circola poco denaro, e dove i servizi (scuola, sanità) sono inesistenti e/o costosissimi.
E così i cristiani si sono inventati una formula curiosa di autofinanziamento, che unisce l'utile (la formazione) al dilettevole (il trovarsi insieme e la festa).
Giovedì 21 aprile riesco a partire da Bangui, un po' zoppo a causa di una caduta sul cantiere… Arrivo in serata a Baoro, ed ho un po' di tempo per prepararmi a ripartire per Bayanga Didi il giorno seguente.
Venerdì mattina parto verso le 5.30. C'è, stranamente, un po' di nebbia, e niente traffico (0 camion, 0 auto, 0 moto e 1 scimmia!).
Arrivo a Bayanga Didi verso le 9, dopo 80 km di strada. E trovo tutto pronto: i cristiani di 10 villaggi più o meno vicini (tra i 5 e i 30 km) sono arrivati il giorno prima, a piedi. Sono in tanti: oltre 300, più la comunità di Bayanga Didi. I partecipanti hanno portato un piccolo contributo, che servirà a coprire parte delle spese per il cibo e i servizi vari (igiene, sapone, amplificazione).
E iniziamo subito! La mattinata è occupata dalla presentazione dei vari villaggi, sostenuta dalla corale (scatenata!). A mezzogiorno c'è la pausa per il pranzo, preparato dal villaggio (che per l'occasione ha comprato una mucca. Macellata nella notte, la carne è nella camera vicino alla mia, e con il passare delle ore l'odore si fa più forte!).
In pomeriggio riprendiamo con una catechesi sulla confessione, seguita dalla Messa. Il tutto all'esterno della cappella, che è insufficiente ad accogliere tutti.
Sabato mattina, dopo la Messa celebrata alle 6.30, seguita dal caffè, affrontiamo il tema principale: mabe na kusala (fede e lavoro). E' interessante che sia il tema richiesto, e l'interesse è molto alto: come incide la fede nella mia vita?
In pomeriggio una breve pioggia rinfresca l'aria, e ci
prepara al momento più atteso: la danza delle offerte (dodo ti dimes). Ogni partecipante,
villaggio per villaggio, danzando e cantando porta la propria offerta. Il
villaggio più generoso (quello che offre di più) riceverà tutte le offerte!
Alcuni villaggi riescono a offrire sui 30 euro, ma il villaggio di Bayanga Didi
vince, offrendo quasi 150 euro: sono cifre grandi, donate con gioia e fierezza.
Il totale delle offerte ammonta a circa 500 euro: questa cifra sarà utilizzata
dalla comunità di Bayanga Didi per i bisogni della chiesa: amplificazione,
musica, o altro.
Ma il totale e il vincitore rimangono segreti, fino all'indomani. Domenica, dopo un paio di ore dedicate alle confessioni, celebriamo la Messa e amministro il Battesimo a 4 bambini piccoli.
E alla fine, viene annunciato il villaggio vincitore, Bayanga Didi, e quello che organizzerà la prossima "Conférence": Sinaforo.
E così, sempre zoppicando un po', ma contento, in pomeriggio riprendo la via del ritorno.
| Un po' di pioggia, giusto per togliere la polvere Un petit peu de pluie, juste pour enlever la poussière |
| Una batteria, una stampantina, e 2 giovani intraprendenti stampano sul posto le foto! Une batterie, une petite imprimante, et 2 jeunes entreprenants impriment sur place les photos! |
| Momento di riflessione sul tema della giornata Moment de réflexion sur le thème de la journée |
| La danza delle offerte (dodo ti dimes) La dans des offrandes (dodo ti dimes) |
| Il conteggio e la verifica delle offerte di ogni villaggio Le calcul et la vérification des offrandes de chaque village |