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giovedì 2 luglio 2020

Pentecoste in differita




Pentecoste in differita

Anche la festa di Pentecoste l’abbiamo vissuta due volte, qui a Bozoum. Oltre alla date “regolare”, sabato scorso una cinquantina tra ragazzi, ragazze, giovani e adulti hanno ricevuto il sacramento della Cresima.

È il sacramento della maturità cristiana, che conferma il dono dello Spirito Santo ricevuto nel Battesimo e fa del cristiano un testimone vivente del Cristo.

Sabato mattina arriva il vescovo da Bouar, e in pomeriggio, alle 16, celebriamo la Messa, nella quale si svolge la cerimonia della Cresima. Il Vescovo è ancora con noi domenica mattina, per la Messa delle 8.30.

Martedì mattina parto presto in macchina per Bouar, dove alle 10 un piccolo aereo delle Nazioni Unite mi porta a Bangui. Qui ho alcune riunioni, e mercoledì mattina presto parto per Bouar, con i giovani studenti camerunesi della nostra comunità del Carmel.

La macchina ha qualche problema. Dopo averla spinta parecchie volte per farla ripartire, a 10 km dall’arrivo decide di dire basta! I confratelli da Bouar vengono ad aiutarci, e riusciamo a farla ripartire, e ad arrivare a destinazione verso le 16.30.

Oggi, giovedì, avevo l’intenzione di andare a Bocaranga. Ieri sera era tutto tranquillo, ma dalle 4.30 di questa mattina ci sono dei combattimenti, per cui devo rinunciare e ritorno a Bozoum.

Nella zona ci sono i ribelli del gruppo 3R, che hanno abbandonato gli accordi di Karthoum, e che non vogliono abbandonare la zona, nella quale vivono sfruttando la gente, in particolare gli allevatori Peuls.

Avevo intenzione di andare a Bocaranga per seguire le distribuzioni di secchi e materiale per il lavaggio delle mani e altre misure di protezione per il Covid19. Grazie a CRS, una delle Caritas degli USA, stiamo distribuendo 1.500 dispositivi per il lavaggio delle mani, per piazzarli negli spazi comuni (mercati, uffici, scuole, cappelle ecc).

A Bozoum,  abbiamo fatto queste distribuzioni proprio in questi giorni.

Il virus continua ad avanzare: siamo ormai a 3.823 casi oggi, con 47 morti. Quello che preoccupa è che la percentuale di test positivi è molto alta: oltre il 14,6 % delle persone sottoposte al test sono positive.

Coraggio!



















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