Fiori di mango Fleurs de mangue |
Bangui – Bozoum
Di ritorno dal Camerun, il mercoledì scorso, 9 gennaio,
trascorro qualche giorno a Bangui insieme agli amici si Siriri, un’ONG della
Rep.Ceca con la quale collaboraimo da anni.
Giovedì e venerdì sono giorni di incontri e riunioni, tra
Ministeri e organismi vari.
Sabato mattina arrivano anche Paolo Silvestro e Giuseppe
Occelli, da Cuneo. Il loro viaggio è stato molto lungo, a causa di un volo
annullato dall’Air France, che li ha costretti poi ad andare a Parigi,
Casablanca in Marocco, Douala in Camerun e finalmente Bangui!
Verso le 10, caricate le macchine, partiamo tutti, i 3 cechi
e i 2 italiani, verso Bozoum. La strada continua ad essere pessima. Anche i
lavori inaugurati solennemente in agosto sulla pista Bossemptele - Bozoum non
avanzano: in 5 mesi sono stati riparati (malamente) 13 km.
Arriviamo sabato sera a Bozoum, e domenica mattina, dopo le
Messe, consegno la sedia a rotelle, che ho comprato in Camerun, a Gauthier: è
felicissimo!
Con gli ospiti della Rep.Ceca, seguiamo le scuole. Proprio
in questi giorni è passato il n° 2 del Ministero dell’Educazione (il Direttore
Generale dell’Insegnamento) che visita
il nostro Liceo e le scuole elementari, esprimendo il suo apprezzamento.
Si intensifica anche la preparazione della Fiera Agricola,
che si terrà la settimana prossima.
Ma si intensificano anche i problemi. Da un paio di
settimane anche la nostra zona è disturbata da uomini armati. Sulle strade
intorno a Bozoum ci sono dei Peuls (Mbororo, un popolo nomade di pastori) in fuga
dai loro “protettori”, i ribelli del movimento 3R. A volte ci si mette anche la
popolazione locale, con alcuni antibalaka attratti dal bestiame, che attaccano
i villaggi peuls. Questo scatena la reazione dei ribelli, con altre uccisioni e
devastazioni.
Mercoledì pomeriggio mi chiamano per andare in un villaggio,
a 10 km da Bozoum. Qui trovo una famiglia di Peuls, che sta scappando: una
mamma (incinta), una ragazza e tre bambini. Hanno perso tutto, e sono molto
impauriti. Li porto a Bozoum, e li accolgo nei locali della Missione.
Oggi, giovedì, li porto all’ospedale, dove il dottore li
visita, e compro le medicine necessarie. Per fortuna una delle suore conosce
il Foufouldè, e possiamo parlare un po’.
Fino a quando la Pace sarà così fragile in questo paese?
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