Aeroporto di Parigi |
Ritorni a casa
Partire è una costante per tanti, e per un missionario lo è
in modo particolare.
Dopo qualche settimane in Italia, eccomi di ritorno a
Bozoum.
Il tempo è volato. Tra viaggi, riunioni, incontri, serate
(ma anche cene e caffè o cappuccini), ho potuto incontrare tantissime persone, comunità,
parrocchie, associazioni, scuole, università, TV e giornali. E sempre ho scoperto con gioia grande
interesse e molta simpatia per il
Centrafrica, per la Missione, per Bozoum.
Partire con la carica ricevuta da tante persone è un impegno
ed un dono importante! Dono perché c’è molta stima e affetto. Impegno perché non
arrivo a Bozoum da solo, ma portato da tante persone che sostengono, lavorano e
pregano per Bozoum.
Martedì mattina, 29 maggio, la sveglia suona alle 2.30 di
notte: una mezz’oretta dopo sono in macchina con Paolo, che mi accompagna.
Passiamo a prendere Marisa, mia sorella, e alle 3.10 partiamo da Cuneo, sotto
la pioggia, verso Torino. Alle 4.30 siamo in aeroporto, e dopo aver imbarcato i bagagli, è il momento (mai
facile) dei saluti.
Alle 6.05 parto verso Parigi, dove, alle 10.10, continuo su Bangui. Il volo è (finalmente) puntuale, ed arrivo, insieme a Mario Mazzali (impareggiabile tuttofare delle nostre Missioni) a Bangui poco prima delle 16 (ora locale, le 17 in Italia).Recuperiamo tutte le valigie (altro miracolo) e ci avviamo al nostro convento del Carmel, dove troviamo la Comunità.
Alle 6.05 parto verso Parigi, dove, alle 10.10, continuo su Bangui. Il volo è (finalmente) puntuale, ed arrivo, insieme a Mario Mazzali (impareggiabile tuttofare delle nostre Missioni) a Bangui poco prima delle 16 (ora locale, le 17 in Italia).Recuperiamo tutte le valigie (altro miracolo) e ci avviamo al nostro convento del Carmel, dove troviamo la Comunità.
Celebro la Messa verso le 19. Il Vangelo del giorno è un
altro regalo: “In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o
fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa
del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case
e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita
eterna nel tempo che verrà” (Marco 10,29-31).
Mercoledì mattina parto presto (alle 4.30, perché avevo
dimenticato di cambiare l’ora!), ma troviamo chiusa la barriera del km 12 (l’uscita
di Bangui), forse a causa della tensione delle scorse settimane. Verso le 5.30
la aprono e partiamo, ed arriviamo intorno alle 12 a Bozoum, accolto dalla
gente e dai padri Norberto e Matteo, e dalle suore Annita e Anne Marie.
Il 31 maggio è la festa della Visitazione di Maria a
Elisabetta. Chiudiamo il mese di maggio con una messa sul colle Talo, da dove
una statua della Madonna veglia e protegge la città.
Benvenuti a Bozoum.
La veranda di Bozoum |
Nessun commento:
Posta un commento