Il riso di Bozoum le riz de Bozoum |
Al lavoro!
Domenica 19 novembre p.Odilon, giovane carmelitano appena
ordinato sacerdote, è qui a Bozoum per celebrare la Prima Messa. È un momento atteso da tutta la comunità
parrocchiale, e anche da lui.
In settimana vado a vedere le risaie. È una visita che
faccio sempre volentieri. È una specie di “ricostituente” della speranza: fa
piacere ed è un incoraggiamento vedere questi spazi, coltivati con precisione e
passione. Accompagno un Consigliere del primo Ministro, che le vede per la
prima volta, ed è stupefatto che ci sia tanta bellezza e tanto bel lavoro.
Quest’anno i contadini si sentono incoraggiati dalla possibilità di vendere il riso al WFP (Fondo Mondiale per il Cibo) che lo distribuisce nelle varie scuole. A causa di questo, invece dei soliti 14 ettari, quest’anno hanno coltivato a riso 32 ettari!
Quest’anno i contadini si sentono incoraggiati dalla possibilità di vendere il riso al WFP (Fondo Mondiale per il Cibo) che lo distribuisce nelle varie scuole. A causa di questo, invece dei soliti 14 ettari, quest’anno hanno coltivato a riso 32 ettari!
Martedì vado fino a Bocaranga. Partenza alle 5.30, e dopo 3
ore e mezza di brutta strada e 125 km, arrivo a Bocaranga. Sono stupito dalla
tranquillità che trovo: i villaggi sono pieni di attività, ed alcuni cartelli
informano che è vietato circolare con le armi in città. Il mercato è vivace, e
le scuole sono aperte. È quasi un miracolo! La città era stata attaccata dai
ribelli a fine settembre, e la maggior parte della gente era fuggita (quasi 4.000
sono arrivati a Bozoum). Ai primi di ottobre i Caschi Blu erano finalmente
intervenuti con un’operazione militare, che ha causato la partenza dei ribelli.
Anche se questi ultimi non sono lontani, c’è perlomeno un po’ di pace e di
tranquillità.
Sono venuto a Bocaranga con i collaboratori della Caritas e
con una “sfollata”, che era fuggita a Bozoum. La visita è importante perché gli
sfollati possano rendersi conto della situazione e poi decidere se ritornare a
Bocaranga o no.
La visita qui a Bocaranga mi permette di capire come
possiamo intervenire come Caritas. Molte persone ci stanno dando una mano
(Caritas Germania, Siriri.Org e il Ministero degli Affari Esteri della
Repubblica Ceca, la parrocchia di Cassina Amata in Italia…) e questo ci permetterà di fare molte cose.
Prima di tutto la scuola: oltre 200 insegnanti di 64 scuole elementari
riceveranno un piccolo contributo mensile, come incoraggiamento e stimolo.
Poi ci sarà qualcosa per i malati, gli anziani e per chi è ritornato e deve rifarsi una casa. E, se riusciremo, a gennaio 2018 faremo la Fiera Agricola di Bozoum, alla quale i contadini e le cooperative potranno partecipare, per trovare uno sbocco alla vendita dei prodotti .
Poi ci sarà qualcosa per i malati, gli anziani e per chi è ritornato e deve rifarsi una casa. E, se riusciremo, a gennaio 2018 faremo la Fiera Agricola di Bozoum, alla quale i contadini e le cooperative potranno partecipare, per trovare uno sbocco alla vendita dei prodotti .
P.Odilon |