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sabato 31 gennaio 2015

Coltivare la Pace






Coltivare la Pace
Torna la grande Fiera di Bozoum!
Dopo aver organizzato l’ultima nel 2013, appena prima del colpo di stato della Seleka, abbiamo dovuto aspettare 2 anni, e saltare l’edizione 2014, a causa dei combattimenti tra antibalaka e Seleka.
E finalmente oggi, sabato 31 gennaio, abbiamo aperto ufficialmente la 12è edizione della Fiera di Bozoum, che durerà fino a domani, 1° febbraio 2015.
É una scommessa sulla speranza, una scommessa sulla pace, una scommessa sul Bello, sul Bene, sul futuro, sulla Terra, sul lavoro, sull’orgoglio di chi lavora umilmente nei campi per nutrirsi, ma anche per nutrire la propria dignità di donna, di uomo.
Sono presenti 178 cooperative, provenienti da Bozoum, Bocaranga, Ndim, Ngaundaye, Bossemptele, Taley... Alcuni hanno viaggiato per 210 km!
Noi della Caritas, insieme a Cordaid (un’ONG cattolica dell’Olanda) ci stiamo lavorando da quasi un mese!
Inviti alle autorità e organismi, inviti alle cooperative agricole (sono più di 600 quelle che seguiamo, per un totale di oltre 16.500 aderenti), visite nei centri più grossi per coordinare e organizzare. Ed in questi giorni la partenza dei camion per caricare prodotti (e persone).
Fino a ieri... ero molto incerto sulla riuscita della Fiera. Farla adesso, con la tensione che resta, con gente armata in giro, con la guerra che c’è stata, è stata una scommessa.
E per ora... la stiamo vincendo!
Quando ho visto arrivare i primi camion, ho tirato un sospiro di sollievo!
Ieri c’era già molta attesa, da parte della gente di Bozoum, e una bella atmosfera di festa!
La Fiera si svolge in una zona alberata, dove una volta c’era la società che lavorava il cotone. Qui abbiamo allestito una trentina di stands, e intorno associazioni femminili e privati hanno montato rapidamente tende e teloni, che ospitano i “ristoranti” ed i bar.
Questa mattina alle 7 ero sul sito. Dopo una mezz’ora arrivano i ragazzi dell’ultimo anno del nostro Liceo Saint Augustin. Sono loro che si occupano dell’accoglienza, ma anche della raccolta dei dati sui prodotti e sulle vendite. Orgogliosi, con le loro divise, spiccano tra la gente e con buona volontà dànno una mano e, insieme, imparano qualcosa!
Alle 9 iniziamo la cerimonia di apertura, con la sfilata delle cooperative: un momento di festa, che celebra la dignità di chi lavora nei campi.
Dopo i vari discorsi, la Fiera è aperta e facciamo un giro degli stands. Il primo è quello della Caritas, il secondo quello del nostro Centro di Promozione Femminile “Cana”, e subito dopo quello dei nostri ragazzi e ragazze del Centro per orfani Arc en Ciel, che espongono i prodotti del loro lavoro: braccialetti, stuoie, cestini, sandali...
E poi gli stands delle varie cooperative, con riso, arachidi, mais, miglio, sesamo, fagioli e tantissimi altri prodotti del loro lavoro. Una festa di colori e di volti, finalmente, gioiosi, dopo 2 anni di guerra...
In pomeriggio andiamo a visitare 13 orti. Un modo per incentivare ed incoraggiare chi lavora durante la stagione secca, risanando zone della città disabitate, e per incoraggiare l’orticoltura.
Arrivando nella “valle degli orti” il colpo d’occhio è impressionante: il verde degli ortaggi, sulla terra rossa, e il tutto ben ordinato e pulito. Un bravo a tutti!
La giornata della domenica, dopo la Messa,  è consacrata ancora alla vendita, e in pomeriggio ci sarà la chiusura, con la premiazione dei migliori espositori e dei migliori orti...
Una Fiera può essere un momento di gioia, e di pace. Lo slogan di queste giornate è “coltivare la Pace”: richiede tempo, fatica, umiltà. Come coltivare la Terra: aspettare il tempo e la pioggia, faticare senza scoraggiarsi, piegarsi umilmente. Ma poi i frutti si vedono. E così per la Pace!








I nostri ragazzi del Liceo St.Augustin al lavoro!
Les élèves de notre Lycée St.Augustin au travail!


I ragazzi e ragazze del Centro Orfani Arc en Ciel con i loro lavoretti...
Les filles et les garçons de notre Centre pour Orphelins Arc en Ciel, avec leurs oeuvres















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