Visualizzazioni totali

sabato 26 ottobre 2013

Alti e bassi






Anche per questa settimana  non mancano imprevisti e novità.
Le scuole statali di Bozoum sono aperte, ed alla fine della seconda settimana di scuola, gli alunni erano 3.753.
È  un bel numero, che parla da solo! E parla di genitori che affrontano la paura, di bambini che ritrovano la gioia di andare a scuola, di maestri  che riprendono il lavoro educativo, di amici e benefattori che lo sostengono. Ma a  questa bella notizia, se ne aggiunge un'altra: dopo una settimana di formazione per gli insegnanti, è iniziata anche la scuola per i rifugiati, con altri 700 bambini!
Anche ad Herba (il villaggio dove i ribelli hanno bruciato oltre 200 case il 20 settembre) ho trovato una bella sorpresa. Ero passato la settimana precedente, e c'era ancora molta rassegnazione e paura. Questo venerdì invece, appena sceso dalla macchina, ho sentito la voce dei bambini in classe! I genitori hanno tagliato l'erba e preparato la scuola, ed i 3 maestri si davano da fare per iniziare la scuola.
In questo fine settimana stiamo facendo la terza distribuzione dei viveri PAM per 8.500 rifugiati.
E venerdì è finalmente arrivata una missione delle Nazioni Unite per aprire un'indagine sulle violazioni dei diritti umani (torture, uccisioni e arresti illegali) che i ribelli continuano a fare. Con la speranza che serva a far crollare questo muro di violenza.
Purtroppo in queste ore a Bouar ci sono stati degli attacchi da parte di gente armata, che non ne può più della violenza, dei furti, delle torture dei ribelli. Quello che temiamo è che poi i ribelli reagiscano vendicandosi sulla popolazione, come fanno abitualmente…
Per cercare di mettere un freno a questa situazione che si trascina ormai da 7 mesi, alcuni amici hanno preparato una petizione per chiedere alla Corte Penale Internazionale di aprire un'inchiesta sulle autorità del Centrafrica. Se aprite il link seguente, trovate la pagina nella quale potete firmare inserendo semplicemente il vostro indirizzo mail. Un piccolo gesto che può fare molto. Grazie!








sabato 19 ottobre 2013

Missionari, scuole, strade...







Non sembra, ma le settimane pare che contino solo 7 giorni, anche se sembrano molti di più!
Lunedì mattina faccio un giro in città insieme a Vojtech (il volontario dell’Associazione Siriri, della Repubblica Ceca, il cui governo ci aiuta con un finanziamento per le scuole), per vedere se effettivamente le scuole statali sono aperte. Ed abbiamo la bella sorpresa di trovare i maestri al loro posto, intenti ad accogliere i bambini e fare le iscrizioni.
In tutte le scuole i genitori si sono dati da fare per pulire la concessione e tagliare l’erba. In una scuola i genitori si sono organizzati con televisione, gruppo elettrogeno e amplificazione ed hanno riunito i bambini per un paio di ore di video, musica e film come accoglienza per il nuovo anno scolastico. Una festa!
Per i rifugiati abbiamo fatto un concorso e scelto i primo otto maestri, che in questi giorni hanno seguito una formazione intensiva. 

Alla fine della settimana gli alunni presenti nelle scuole statali di Bozoum erano 1.196.

Martedì mattina la sveglia suona alle 4. Dopo la celebrazione della Messa (è la festa di santa Teresa d’Avila, la nostra fondatrice) parto, passando da Bossentele e Baoro per arrivare a Bouar verso le 9h 30. Sulla strada incrocio i militari della FOMAC (Forza multinazionale dell’Africa Centrale) che vanno a Bouar per prendere posizione. Ci saranno, entro qualche settimana, 500 militari. Speriamo che serva a riportare pace e sicurezza! Nel frattempo, lungo tutto il viaggio di questa settimana (600 km) passo indenne attraverso 14 barriere presidiate dai ribelli…
Martedì e mercoledì partecipo alla Riunione pastorale della Diocesi: ci ritroviamo intorno al Vescovo una sessantina tra laici, suore e sacerdoti che lavorano nelle parrocchie di questa parte di Chiesa. Ci siamo tutti, da tutte le parrocchie. E ci incoraggiamo, nonostante le difficoltà di questi mesi, a servire con gioia e forza il popolo di Dio che ci è affidato. Il mercoledì sera concludiamo con la celebrazione dell’Eucarestia, nella quale ricordiamo con riconoscenza e affetto due volontari defunti: il nostro Giorgio Grandicelli, e Antonio Savietto.
Giovedì mattina riparto per il resto del programma. Alle 10 siamo a Bohong, il villaggio dove i ribelli avevano bruciato oltre 1500 case. L’ONG ACF (Action Contre la Faim) ci segue con 3 camion per la distribuzione di coperte, teli in plastica, zanzariere, materiale da cucina e per l’igiene, per 3.350 famiglie le cui case sono state bruciate…
Facciamo una piccola riunione con l’Imam e quel che resta delle autorità locali, compresi i ribelli. L’atmosfera è più serena di qualche settimana fa. La distribuzione dovrebbe aiutare un po’ tutto il villaggio a riprendere coraggio e speranza. Se possibile, daremo una mano anche a riaprire le scuole.
In pomeriggio riparto verso Bocaranga, dove arrivo in serata. E venerdì mi rimetto in pista. Le strade sono molto peggiorate in questi mesi di pioggia, e ad un certo punto la macchina rimane impantanata nel fango: non c’è verso di tirarla fuori, neanche con il doppio ponte. Con l’aiuto di alcuni giovani togliamo terra e fango: si sprofonda fino al ginocchio! Dopo 2 ore riesco a tirarla fuori!
Mi fermo ancora a Herba, il villaggio con 222 case bruciate. Incontro il direttore della scuola, e li incoraggio a darsi da fare per la riapertura. Hanno ancora molta paura, ma speriamo. Carico sulla macchina un ragazzo ferito da una pallottola dei ribelli, e lo porto all’ospedale di Bozoum. La sua situazione è molto brutta, perché il proiettile ha probabilmente rotto la testa del femore… e qui non è neanche possibile fare una radiografia! Vedremo se riusciamo a portarlo in un altro ospedale!
Durante i viaggi di questi giorni, oltre ad studiare come passare le barriere dei ribelli senza farmi sparare, mi distraevo ascoltando un po’ di musica. Tra Beethoven,Rossini ecc, è sbucato anche Jovanotti. Una canzone mi ha colpito. È dedicata a sua moglie, ma l’ho ascoltata un po’ come una preghiera. E sapendo che siamo nel mese delle Missioni, è ancora più vera:

A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che mi hai insegnato i sogni
E l'arte dell'avventura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
L'unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più