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domenica 21 aprile 2013

un'altra settimana...

disegno di uno dei bambini del Centro Orfani: la Chiesa di Bozoum con il suo campanile



Sono ormai passate settimane dal colpo di stato…  ma siamo ancora nel caos!
Sabato scorso un Consiglio di Transizione (che dovrebbe rappresentare tutto il paese) ha scelto per acclamazione l’unico candidato alla Presidenza, che era il Presidente auto proclamato….
Nel frattempo continuano i saccheggi e le uccisioni. Sabato e domenica scorsa in particolare, i ribelli sono entrati in alcuni quartieri ufficialmente per disarmare la popolazione, ma in realtà rubavano tutto quello che aveva un po’ di valore. C’è stata qualche reazione, ed i ribelli hanno sparato. Bilancio: una ventina di morti durante il week-end. Tra questi anche dei bambini, che erano in una chiesa che è stata r colpita da dei colpi di mortaio…
 E questo anche nel resto del paese. I padri cappuccini hanno dovuto abbandonare la Missione di Gofo, e tutte le altre città, chi più e chi meno, subisce danni e paura a causa di questi ribelli. Non si capisce cosa vogliono fare. Stanno radendo al suolo tutto: amministrazione, economia, politica…
Purtroppo i politici (anche qui!!!!!!) brillano per incapacità e opportunismo…
L’unica voce che si è alzata con forza e coraggio è quella dell’Arcivescovo di Bangui. Nell’omelia di domenica scorsa, e nell’intervista a Radio Vaticana (che potete leggere qui http://it.radiovaticana.va/news/2013/04/20/caos_in_centrafrica._l%E2%80%99arcivescovo_di_bangui:_la_popolazione_/it1-684688) non ha avuto paura di dire quello che succede, e che lui vede ogni giorno visitando la sua gente.
Dice: “Martedì scorso, l’intero quartiere si è svuotato: c’era una paura terribile, come se volessero incendiare tutto. Io stesso ho accompagnato a piedi alcuni bambini per fargli attraversare la strada: tutti i bambini avevano paura… Psicosi, scene d’angoscia... Io mi chiedo come sia possibile accettare di traumatizzare proprio i bambini, i più piccoli, che rappresentano l’oggi e il domani di un Paese? Semplicemente vedendo le armi, sentendo i colpi o i veicoli che viaggiano ad alta velocità, tutti i bambini hanno paura! Non c’è fiducia, ma allora con chi è possibile lavorare? Queste sono domande che i nuovi responsabili dovranno porsi. E’ il momento di creare un clima di fiducia. E’ il momento di rassicurare le persone: questo noi ci aspettiamo dai responsabili politici. Attualmente abbiamo l’impressione che i ribelli di “Seleka”, che detengono tutto il potere, possono fare ciò che vogliono. E’ giunto il momento che si possano ora regolamentare, accasermare, confinare e disarmare affinché la popolazione possa occuparsi delle proprie cose. “
Cerchiamo di andare comunque avanti. Il cantiere per la costruzione del Centro per accogliere gli alunni del nostro liceo che vengono da lontano è sempre attivo (vedi le foto in basso).

Mercoledì sono andato a Bouar, a 250 km da qui, per vedere i confratelli e le comunità che ci sono laggiù. È stata l’occasione anche per incontrare i membri della commissione Giustizia e Pace, con i quali abbiamo fatto un bilancio della situazione, e cercato di pensare a cosa fare. Sia nell’immediato (con la denuncia di ogni tipo di violenza e sopruso) e nel futuro, per aiutare la gente, i cristiani e soprattutto i giovani e costruire un futuro ed a porre le basi per un rinnovamento profondo delle mentalità…
Oggi domenica, per celebrare la prima Messa alle 6h 30 sono partito a piedi verso la cappella di St.Jean. Abbiamo una sola macchina, perché le altre le abbiamo nascoste per paura che i ribelli le rubino…
In pomeriggio ci siamo visti con il comitato parrocchiale Caritas e Giustizia e pace, per fare un primo bilancio della situazione, e per vedere di fare qualcosa perché almeno le scuole statali possano riaprire…
E andiamo avanti, piano, con un po’ di paura, ma tanta fiducia… Sia perché Gesù ha detto oggi nel Vangelo che non ci lascia cadere nelle mani di chi vuol farci del male, ma anche per le preghiere e la simpatia di tantissima gente. Grazie!

Un altro disegno dei bambini, fatto in questi giorni di guerra e di tensione... e si vede!





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